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Ughi (Snai Servizi): “Ihra o Lega, l’ippica riparta dallo sport e dallo spettacolo”

28 luglio 2014 - 08:13

“Al di là dei nomi e dei progetti, quello di cui sono certo è che, ciò che serve all’ippica, è un soggetto che deve svolgere le funzioni di ente sportivo curando e preservando l’attività sportiva, cioè la gestione e l’organizzazione delle corse, e non quella delle scommesse”.

Scritto da Ac
Ughi (Snai Servizi): “Ihra o Lega, l’ippica riparta dallo sport e dallo spettacolo”

A parlare è Maurizio Ughi, Presidente di Snai Servizi, che commenta a GiocoNews.it la nascita del progetto ‘Ihra’ proposto nei giorni scorsi da Snai. “Onestamente non ho avuto modo di approfondire nei dettagli il progetto di cui senza dubbio non condivido il nome, perché servirebbe la pace, nel settore, più che aggiungere ‘ira’. Scherzi a parte, rimango convinto delle mie posizioni su ciò che servirebbe all’ippica e sulla necessaria distinzione tra il mondo delle corse e delle scommesse, che sono due cose completamente diverse nonostante siano collegate. E siccome le corse ippiche, che rappresentano un’attività assai antica, hanno insegnato anche a scommettere, gli dovrebbe essere riconosciuto anche una sorta di diritto di avviamento dal quale ripartire, attraverso un contributo statale, come avviene per il Coni, con questi soldi che dovranno essere investiti, e bene, nella filiera, per vendere al meglio il prodotto sportivo e ricreare lo spettacolo”.
Per questo, sostiene Ughi, “qualunque sia il nuovo soggetto, ciò che conta sono le funzioni che gli verranno affidate”. Ma nessuna riforma sensata si potrà compiere – a suo giudizio – senza un forfetario da destinare agli operatori e da gestire “con criterio e competenza”.
In soldoni, quindi, serve “un ente che gestisca lo sport ippico e lo spettacolo, ma non le scommesse”, secondo Ughi, il cui scopo “dovrà essere quello di riportare la gente a seguire l’ippica e on quello di pensare a come fare più soldi con le scommesse. Che è sicuramente un altro aspetto importante ma che rappresenta una naturale conseguenza se prima però funziona bene lo sport”. In questo senso, secondo Ughi, entrambi i progetti proposti dal settore, cioè quello confindustriale della Lega Ippica e quello vicino a Snai di Ihra, non sembrano orientati in quella direzione.

 

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