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Sisal, Petrone: 'Progetti integrati con territorio e stakeholder'

18 settembre 2018 - 16:44

L'Ad del Gruppo Sisal, Emilio Petrone, evidenzia le finalità del bilancio di sostenibilità e l'impegno profuso su questo fronte.

Scritto da Cesare Antonini
Sisal, Petrone: 'Progetti integrati con territorio e stakeholder'

Roma - "Il bilancio di sostenibilità comporta lo stesso impegno dei piani di business e crediamo che stia funzionando. Adesso è ancora più importante far capire com’è fatta un’azienda. È un bilancio con gli stesso criteri e viene revisionato proprio come quello finanziario ed economico". Lo afferma Emilio Petrone, amministratore delegato del gruppo Sisal, nel presentare il Rapporto di Sostenibilità, momento di condivisione con gli stakeholder rilevanti delle iniziative di responsabilità sociale sostenute nel 2017 e rendicontate nel Rapporto. Un’occasione per Sisal di evidenziare la propria strategia e le politiche di Corporate Social Responsibility, nonché i progetti più significativi a favore della comunità.

Petrone sintetizza: "Facciamo tre cose. Intanto cerchiamo di fare bene il nostro lavoro e lanciamo dei giochi sani, divertenti e legali e ci occupiamo che siano così. Inoltre, maneggiando il denaro di terzi con Sisal Pay dobbiamo essere conformi a tutte le norme. Ancora, teniamo d’occhio la responsabilità sociale nei confronti dei nostri dipendenti. Ad esempio abbiamo reso uniformi tutti i contratti di aziende diverse che abbiamo integrato. È stato un costo ma siamo contenti che i dipendenti siano più felici e orgogliosi di lavorare con noi. Poi c’è la comunità. Lavoriamo su tutto il territorio italiano e lo facciamo lungo tre direttrici: sport, cultura e innovazione. Ciò serve ad aumentare il benessere e la qualità della vita delle persone".

L'Ad sottolinea ancora come "ormai questo bilancio" sia "imprescindibile: non si tratta di restituire solo parte di quello che si guadagna ma di fare progetti integrati col territorio e con i nostri stakeholder. Bisogna essere anche molto veloci ad aiutare i progetti e la società: l’esempio di Amatrice è chiarissimo, ci siamo mossi con una task force e abbiamo fatto qualcosa subito. È un elemento necessario anche per gli investitori nel mercato". Tra i progetti portati avanti nel settore sportivo, ricorda ancora Petrone, il "recupero di spazi che esistono e che sono abbandonati. Li risistemiamo e animiamo anche grazie al cestista Danilo Gallinari. Ora siamo passati al basket ma abbiamo anche fatto campi di calcio".

L'IMPEGNO CON MANIFESTA - Peter Paul Kainrath, direttore di Manifesta, afferma: "Sisal è stato il partner principale di Manifesta, la biennale nomade che si è tenuta quest’anno a Palermo. La responsabilità sociale c’entra tantissimo perché il nostro progetto è integrato col territorio. Abbiamo aperto la città ai propri cittadini grazie a Sisal. Non siamo una torre d’avorio, siamo un amplificatore temporaneo delle città dove passiamo. Abbiamo messo le città su una mappa e l’abbiamo aperta al mondo. Con Palermo siamo a rompere anche dei pregiudizi, così come a San Pietroburgo. Sono stati investiti anche fino a 700mila euro e sono usciti oltre 1.000 articoli che parlavano della biennale. L’intervento dei privati è fondamentale, non è tanto il budget ma credere nei progetti e creare il tessuto che fa la differenza".
 
L'IMPEGNO PER AMATRICE -  Forte anche l'impegno a favore delle popolazioni terremotate di Amatrice, come spiegato da un consigliere comunale della cittadina, Luca Poli: "Sisal ha condiviso con noi l’esigenza di costruire delle strutture sportive in alcune frazioni di Amatrice. Spazi integrati anche con l’esterno e che durino anche nel futuro.  Bisogna crederci come abbiamo fatto con Sisal: possiamo riuscirci come è successo. Ci vuole trasparenza e dedizione. Il campo sportivo è un momento dove fare comunità. Servirà a far tornare le persone ad Amatrice, anche chi aveva la seconda casa. Siamo riusciti a farle costruire, ma non è facile".
 
IL PROGETTO GOBEYOND - Massimo Sideri, responsabile Corriere Innovazione e presidente della giuria GoBeyond, evidenzia: "L’innovazione è fondamentale e i giovani vanno aiutati a coltivare progetti e altre situazioni, non è facile ma dobbiamo per forza provarci ed aiutarli a crederci. Il progetto GoBeyond deve stimolare le idee ma dobbiamo difendere le idee buone e aiutarle altrimenti facciamo solo marketing.  Uno dei limiti per le start up è la finanza. La Sylicon Valley compie 80 anni oggi ma i soldi lì ci sono sempre stati. Di soldi noi ne abbiamo poco da qui il ruolo delle aziende come Sisal è cruciale: c’è una responsabilità che le imprese devono prendersi. Non dobbiamo ripetere le esperienze estere che non fanno parte delle nostre corde. Abbiamo molto know how ma pochi istituti tecnici. Non possiamo formare solo grandi imprenditori ma anche tanti manovali dei software, operai delle imprese 4.0. Formiamo comunque grandissime professionalità".
 

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