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Petrone (Sisal): “Valore di un’azienda nella capacità di coniugare dimensione economica e sociale”

22 agosto 2013 - 10:24

Rimini - “Bisogna mettere l’uomo al centro del nostro sistema di valori. L’uomo si trova, infatti, pressato dagli effetti di una pesante crisi economica e da un clima di profonda sfiducia che ha contaminato prima i mercati finanziari, allargandosi poi all’intera società. Per questo sia la politica che le imprese hanno il dovere di dare un contributo alla soluzione di queste emergenze, avendo a cuore il bene comune”.

Scritto da Alessio Crisantemi
Petrone (Sisal): “Valore di un’azienda nella capacità di coniugare dimensione economica e sociale”

È quanto afferma Emilio Petrone, amministratore delegato di Sisal, intervenendo al dibattito al Meeting di Rimini. Una delle emergenze più evidenti, per Petrone, è la preoccupante crisi occupazionale che ha investito i più giovani. “Siamo felici di aver contribuito all’occupazione in questi difficili anni con oltre 800 assunzioni dal 2007 ad oggi. Sisal ha un'età media intorno ai 38 anni, con oltre il 25% dei dipendenti al di sotto dei 30 anni”.

IL GIOCO RESPONSABILE - E non è un caso che il programma di Gioco Responsabile sia al centro della strategia di Responsabilità Sociale di Sisal, per promuovere e garantire un gioco legale, sicuro, consapevole ed equilibrato. Secondo Petrone, la Responsabilità sociale di Sisal “deve essere inquadrata nell’ambito di un ampio programma di sostenibilità che abbraccia tutte le dimensioni del nostro agire. Trasparenza dei processi di governance, correttezza e tutela dei clienti, valorizzazione delle persone e del talento, sostegno alla comunità, sostenibilità ambientale. Il valore di un’azienda, soprattutto di una grande impresa deve essere giudicato non solo sulla base dei risultati economici, ma anche in funzione della capacità di perseguire un modello di sviluppo in grado di coniugare la dimensione economica e di business con quella sociale e ambientale, a beneficio non solo degli azionisti, ma di tutti gli stakeholder e della comunità e del territorio in cui si opera”.

Secondo Petrone, "bisogna anche tenere conto che essere attivi a livello di responsabilità sociale necessità di un grande sforzo da parte delle aziende e quindi per permettersi un impegno concreto in questo senso bisogna prima di tutto avere delle aziende sane. Come uomo di azienda, mi rendo conto che sedersi al tavolo degli azionisti e degli investitori della propria azienda e dire di voler investire in attività che non hanno ritorno economico diretto, specialmente in periodi di crisi, non è sempre facile. Ma anche in questo si sta cambiando mentalità e sono convinto che questo atteggiamento di responsabilità sociale e questo impegno delle aziende porterà a benefici diretti anche in termini di profitto, perché credo che già nel prossimo futuro i consumatori sentiranno sempre di più l’esigenza di andare a guardare e capire chi c'è dietro a ogni prodotto che intendono acquistare e capire quindi cosa fa e come opera quella società”.

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