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L'Adoc denuncia i Monopoli di Stato per "induzione al gioco d'azzardo"

07 marzo 2014 - 09:17

Abbiamo citato in giudizio in Monopoli di Stato per induzione al gioco d'azzardo, e chiediamo il risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali patiti dal nostro assistito. È la prima causa del genere in Italia, ed è solo l'inizio. La denuncia presentata formalmente al tribunale di Roma, arriva dall'Adoc - Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori dell'Umbria: a raccontarne la genesi a Gioconews.it è il presidente Angelo Garofalo.

Scritto da fm
L'Adoc denuncia i Monopoli di Stato per "induzione al gioco d'azzardo"

 

 

PUBBLICITÀ INGANNEVOLE - "La nostra denuncia fa riferimento alla vicenda di un giocatore umbro, che ha iniziato a giocare alla fine degli anni '90. La sua sfortuna è stata vincere 100mila lire: da lì non ha più smesso, e dal gratta e vinci è passato alle slot, arrivando ad accumulare debiti per 200mila euro", prosegue Garofalo. "La sua storia è solo un esempio del falso messaggio contenuto nelle pubblicità sul gioco: 'miliardario subito', 'gratta e vinci', 'turista per sempre', sono tutti slogan che prospettano - illusoriamente - vincite facili, mentre le percentuali di vincita in realtà sono prossime allo zero. Meglio sarebbe se scrivessero 'gratta e forse vinci'".

 

AVVERTIMENTI 'INUTILI' - Al centro delle contestazioni dell'Adoc c'è poi la dicitura 'il gioco può creare dipendenza', inserita in tutte le pubblicità solo nel settembre 2012, con il decreto Balduzzi. "Una frase inutile, scritta in piccolo e nel retro dei tagliandi", contesta Garofalo. "Prima non c'era; poi, evidentemente, si sono accorti del pericolo, e hanno pensato di mettersi al sicuro da qualsiasi causa introducendo questo cavillo, che non copre la 'posizione' di quanti hanno giocato prima del settembre 2012". Particolare che, probabilmente, potrebbe essere usato per aprire decine di cause simili. Intanto, la citazione in giudizio per la vicenda del giocatore umbro reca la data del prossimo 4 giugno a Roma.

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