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Amusement: in arrivo nuove regole, operatori preoccupati per il nuovo decreto tecnico

20 marzo 2014 - 09:03

Le prime indiscrezioni sul testo che dovrebbe riformare il settore del puro intrattenimento non hanno rasserenato gli animi degli operatori. Nella prima stesura del nuovo decreto sulle regole tecniche, circolata in bozza nelle scorse settimane, le criticità da risolvere sono ancora molte.

Scritto da Sara
Amusement: in arrivo nuove regole, operatori preoccupati per il nuovo decreto tecnico

 

CURCIO (SAPAR): "TESTO DA MIGLIORARE" - “Sicuramente il testo si può migliorare – afferma il presidente Sapar, Raffaele Curcio - ma chiedere l’omologazione per apparecchi meccanici o elettromeccanici come calciobalilla e freccette mi sembra assurdo. Dobbiamo pensare che gli apparecchi comma sette vengono per la maggior parte dall’estero e quindi hanno costi molto alti. Bisognerebbe cercare di facilitare l’ingresso sul mercato di queste macchine, abbandonando la visione anacronistica che tramite videogiochi e redemption si possa fare illegalità. Oggi l’illecito si compie attraverso totem, centri di trasmissione dati e apparecchi che hanno un costo di immissione sul mercato bassissimo. Abbiamo chiesto un incontro, insieme ad Acmi, ai Monopoli affinché il decreto di prossima emanazione vada in tale direzione. Occorre fare una riflessione in tal senso. Cercheremo di rendere chiare le dinamiche di questa parte del settore, altrimenti buttiamo via un patrimonio ludico che ha una storia importante e rappresenta il vero intrattenimento. Bisogna ricominciare a vivere la sala giochi come un punto di aggregazione, ma si può fare solo se si apre all’innovazione”. E sì perché, leggendo la bozza di decreto, compare l’obbligo di omologazione, rivolgendosi agli organismi accreditati, di ogni apparecchio, comprendendo in questa classificazione generale anche quelle macchine da gioco meccaniche o elettromeccaniche come calciobalilla o freccette, che nulla avrebbero a che fare con le finalità del legislatore".

 

"ADM SIA PIÙ ELASTICA" - “Sicuramente affronteremo anche queste tematiche durante Enada Rimini", prosegue Curcio. "Ci aspettavamo di avere i decreti attuativi prima, ma così non è stato e quindi il clima sarà ancora incerto, soprattutto per le redemption. Confidiamo che gli operatori porteranno alcune novità in termini di giochi. L’unico problema è che, se da parte dell’Adm non c’è un atteggiamento positivo nei confronti dell’innovazione del settore del puro intrattenimento, credo che ci saranno ancora delle grandi difficoltà. Nelle fiere estere, come nell’ultima in Giappone, molto è improntato sul settore dell’amusement, mentre da noi è totalmente il contrario. Ci vuole un’elasticità maggiore da parte dell’Adm che sia coerente con la realtà. La connessione online delle sale giochi, ad esempio, sarebbe un passo importante per innovare il settore”.

 

TREDESE (ELMAC): "LIBERALIZZARE IL MERCATO" - E da parte degli operatori la volontà di andare avanti e innovarsi c’è tutta. Tiziano Tredese, patron di Elmac, sottolinea: “Tutti noi espositori dell’amusement portiamo a Rimini gli apparecchi esclusivi che abbiamo visto alla Iaapa di Orlando o alla recente Eag di Londra, nella speranza di stupire i nostri clienti e convincerli a comprare qualche gioco per l’estate. Il problema, comunque, oltre alla nota crisi politico-economica che sta distruggendo la ‘fiducia’ degli italiani verso un futuro migliore, sta nell’incertezza legislativa. Molti di noi hanno avuto l’opportunità di leggere la bozza di decreto sui comma 7. È il ‘de profundis’ del gioco di puro intrattenimento, dai videogiochi alle redemption fino ai calcetti. L’ho ripetuto fino alla noia: se non si liberalizza il mercato togliendo inutili lacci e lacciuoli, tutto andrà a morire. Perfino i politici parlano di semplificazione burocratica e noi imponiamo la scheda esplicativa e il registro delle manutenzioni straordinarie ai calcetti. Ma dove si vuole andare?”.

 

"SCORAGGIATO SUI COMMA 7" - Notizie dalle associazioni? “In generale sono poco informato, comunque mi pare che, almeno la Sapar, si stia attivando per presentare una controproposta ai nuovi dirigenti dell’ufficio 12esimo dei Monopoli, per riaprire il mercato dei comma sette", commenta ancora Tredese. "Comunque, ho poche speranze, perché ormai le associazioni italiane sono talmente prese dai problemi delle new slot che non hanno tempo per interessarsi alle ‘misere’ problematiche dei comma sette”.

 

ZACCARIA (TECNOPLAY): "MODIFICARE BOZZA" - Anche per Tecnoplay non mancheranno nuovi prodotti, come sottolinea Mauro Zaccaria: “Presentiamo diverse novità a Rimini e questo renderà ancora più evidente il fatto che il mercato dell’amusement è vivo, anche se in Italia soffre di una burocrazia che va a minare la sua crescita e l’arrivo dei prodotti esteri. Sulla bozza di decreto che sta circolando, mi auguro che sarà sottoposta a delle modifiche per rispondere alle esigenze dei vari tipi di gioco. L’omologa deve essere ben identificata e quindi per gli apparecchi meccanici ed elettromeccanici dovrà essere semplice”.

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