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Sts: "Quotazione in borsa di Sisal, bene per restituzione canoni"

30 giugno 2014 - 08:30

La notizia della domanda di quotazione alla Borsa di Milano da parte di Sisal significa, secondo il sindacato Totoricevitori Sportivi (Sts) che “la nostra azione volta alla restituzione dei canoni fino a oggi versati alla Sisal - che è stata avviata pochi giorni prima dell’annuncio di quotazione in Borsa - cade in un momento che non poteva essere più favorevole.

Scritto da Redazione
Sts: "Quotazione in borsa di Sisal, bene per restituzione canoni"

Nel senso che questa operazione permetterà di disporre di fondi tali che la nostra richiesta, che da ultimo mira all’eliminazione dei canoni, non potrà non essere presa in considerazione. Se non dalla Sisal, almeno dal Tribunale che ci accingiamo in questi giorni a investire della relativa causa. Dati alla mano, possiamo dimostrare che la Sisal, nel solo 2013, ha tratto dai canoni 77.600.000 euro. Possiamo dimostrare che l’aggio reale dei ricevitori – quello che rimane dopo aver versato tutti questi soldi a Sisal – si riduce all’1,59% sul costo colonnare contro l’8% predeterminato per legge. A maggior ragione e a gran voce, dunque, chiediamo oggi la soddisfazione delle nostre ragioni. Ma non si tratterà più di agire sul tavolo della concertazione con Sisal: a dirimere la controversia sarà il Collegio giudicante del Foro di Milano”.

 

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