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Contribuenti.it: "Il 55% dei giocatori è nullatenente, tassare vincite al 50%"

21 agosto 2014 - 09:27

Il 55% dei giocatori è nullatenente mentre un ulteriore 29% dichiara al fisco di guadagnare meno di 10mila euro all’anno. A rivelarlo è la nuova indagine condotta dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche 'Antonella Di Benedetto' di Krls Network of Business Ethics per Contribuenti.it - Associazione contribuenti italiani.

Scritto da Redazione GiocoNews
Contribuenti.it: "Il 55% dei giocatori è nullatenente, tassare vincite al 50%"

 


“L'Italia ha il primato, in Europa, per la maggior cifra giocata al tavoli da gioco, una media quasi 2.430 euro a persona, che vengono sottratti all'economia reale, minorenni inclusi, il cui numero è passato in soli 3 anni da 860 mila unità a 4,2 milioni", afferma Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it. "L'erario si preoccupa più di fare cassa che combattere l’evasione fiscale accertando i giocatori nullatenenti".

 

LE CIFRE - I giocatori in Italia sono 33,2 milioni, di cui 8,4 milioni giocano con frequenza settimanale. Il giro di affari nel 2014 potrebbe superare i 115 miliardi di euro all’anno, in forte crescita rispetto ai 100 miliardi di euro del 2013, ai 85 del 2012 e agli appena 16 del 2003. Anche il coinvolgimento di giocatori di età inferiore ai diciotto anni ha subìto nel 2014 un forte incremento pari al 12,1%, ed in soli 3 anni sono passati da 860 mila unità a 4,8 milioni: a questa fascia è attribuibile il 37% di tutte le giocate.
I giocatori più incalliti sono quelli residenti in Molise con il 57%, segue la Campania con il 51% e dalla Sicilia 50,7%. In ultimo posto troviamo quelli del Trentino Alto Adige con il 31,9%.

 

MISURE DI CONTRASTO - L’Associazione Contribuenti italiani propone che "vengano introdotte serie misure per combattere il gioco d'azzardo, l’evasione fiscale ed il riciclaggio come quella di vietare il gioco in tutti i luoghi pubblici e applicare il redditometro a tutti i giocatori, previa identificazione degli stessi tramite la tessera sanitaria, al fine di evitare non solo l’approccio dei minorenni al gioco, quanto il diffondersi del riciclaggio, l’usura e l'evasione fiscale".

 

TASSARE LE VINCITE - Un’ulteriore proposta avanzata per combattere l’evasione fiscale e rilanciare l’economia del paese è quella di applicare sulle vincite derivanti dal gioco d’azzardo un'imposta unica sostitutiva (IUG) pari al 50% o quantomeno di tassarle in dichiarazione dei redditi con l'aliquota ordinaria come avviene per i redditi da lavoro dipendente. "Lo scopo delle istituzioni è quello di combattere l'evasione fiscale, il riciclaggio e l’usura - afferma ancora Carlomagno - non certo quello di far cassa ad ogni costo chiudendo tutte e due gli occhi".

 

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