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Fanelli (AdM): “Servono dati certi su gioco patologico, agenzia attiva su questo tema”

17 ottobre 2014 - 09:00

Roma – “In ordine al gioco patologico è un tema molto delicato che richiede massimo rispetto e massima attenzione da parte delle istituzioni. Occorre peraltro precisare che fondamentale è la quantificazione del fenomeno: e a tutt’oggi si osserva che mancano ricerche ufficiali che possano dare una dimensione alle patologie con riferimento anche alle diverse declinazioni in ordine alla scala di gravità”. Queste le parole il direttore dei Giochi dei Monopoli di Stato, Roberto Fanelli, a GiocoNews.it, a margine del convegno sul gioco patologico 'Gambling: more than addiction' promosso dalla Società italiana di psichiatria.

Scritto da Alessio Crisantemi
Fanelli (AdM): “Servono dati certi su gioco patologico, agenzia attiva su questo tema”

 

 

“Gli unici dati in nostro possesso – prosegue Fanelli - sono il numero di malati presso il servizio sanitario nazionale che ammonta a circa 6mila soggetti. Anche se sarebbe invece interessante conoscere, secondo canoni scientifici e ufficiali, i soggetti potenzialmente a rischio e il relativo livello di rischio. Da questo punto di vista l’agenzia sta studiando proprio in questo periodo le possibilità per conoscere meglio il fenomeno e implementare tutte quelle precauzioni e garanzie, anche di tipo normativo, che comunque il legislatore ha introdotto negli ultimi tempi (norme sulla pubblicità, obbligo di comunicazione, divieto totale di gioco ai minori etc.)”.


L’ALLARME SOCIALE - E proprio della ricerca di tali dati e delle realtà a livello internazionale si è parlato nel convegno di ieri che includeva una sezione formativa rivolta agli operatori, a cura del Professor Emilio Sacchetti dell’Università di Brescia e del professor Massimo Clerici dell’Università Bicocca di Milano. Parole raccolta anche dallo stesso Fanelli che aggiunge: “Mi ha colpito l’osservazione dei professori Sacchetti che hanno posto in evidenza come si dia molto spazio alle patologie derivanti dal gioco d’azzardo rispetto ad altre patologie che secondo lo studioso sono in realtà più diffuse e più gravi”.

IL CAPITOLO PREU – In un momento come quello attuale che attraversa il comparto del gioco pubblico, non poteva certo mancare una domanda riferita all’aumento del Prelievo erariale per i giochi deciso dal governo Renzi: “Sul Preu ritengo assolutamente prematuro oggi fare qualunque valutazione e mi limito piuttosto ad far osservare come il provvedimento in fase di sviluppo conterebbe anche norme importanti contro l’illegalità ivi compresa quella che si attua in concorrenza con gli apparecchi da intrattenimento per giochi online, ovvero i cosiddetti ‘totem’”.

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