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Schiavolin: "Con norme imposte da Stabilità inevitabile il contenzioso"

20 dicembre 2014 - 18:16

“Abbiamo cercato fino all’ultimo di convincere il governo a modificare la norma sui giochi garantendo i 500 milioni richiesti ma proponendo modalità che fossero più sostenibili e chiare per la filiera. Non siamo stati ascoltati e le conseguenze di tale atteggiamento lasciano prefigurare un vero e proprio tracollo per uno dei settori industriali più produttivi per lo Stato. A parlare è Fabio Schiavolin, amministratore delegato del concessionario Cogetech uno dei 13 concessionari del comparto gaming machine, che annuncia una battaglia legale in seguito all'emanazione della Legge di Stabilità.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Schiavolin: "Con norme imposte da Stabilità inevitabile il contenzioso"

 

 

“Non è chiaro perché il governo non abbia voluto ascoltarci - prosegue Schiavolin - ma è certo che ora si aprirà una fase turbolenta e di profondo cambiamento per tutti noi: operatori, concessionari, gestori, esercenti. La norma creerà un forte squilibrio, una sorta di diseguaglianza sul piano della concorrenza che riserverà ai grandi operatori una posizione dominante e dunque contraria all'imprescindibile equilibrio, necessario alla crescita attraverso la competitività. Nel medio termine, lo scenario che si comporrà farà da volano all'aggressione del gioco illegale e dovremo fare i conti con un ritorno al passato che non esito a definire il Giurassico dei giochi"

“Errori? Certamente il livello di rappresentanza del settore al tavolo delle trattative - continua Schiavolin - non era ottimale e alla fine si sono sovrapposti interessi diversi che hanno portato a privilegiare le istanze di altre forme di gioco. Istanze legittime ma che hanno finito per indebolire la nostra posizione. Questo in futuro è bene che non accada più”.

"Abbiamo il diritto di conoscere quanto prima quali siano le intenzioni del Governo sull'attuale modello di concessione e quali siano, nel caso, le garanzie per il futuro. Il perdurare di incertezze e oscurità prospettiche, senza alcun dubbio provocherà la nostra reazione, tutelando la nostra reazione anche attraverso il contenzioso. Non abbiamo altra scelta per salvaguardare centinaia di posti di lavoro e ingenti investimenti che hanno portato questo settore alla dimensione di un modello, studiato in tutto il mondo".

 

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