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Gioco sotto la lente di Gdf e Polizia Postale, Ctd nuova frontiera dell'illegalità

22 aprile 2015 - 11:02

In calo i sequestri degli apparecchi illegali - pari a 982 unità contro i 1934 del 2013 - e in aumento quelli di punti di scommesse clandestine, passati in un anno da 2035 a 2646. E' questo il dato più interessante che emerge dal report della Guardia di Finanza presentato ieri all'Università La Sapienza di Roma nell'ambito del seminario 'Ludopatie e Gap nell’era di Internet: si può ancora giocare in modo sportivo?', promosso nel Master in Diritto dell’Informatica e Teoria e Tecnica della Normazione.

Scritto da Redazione GiocoNews
Gioco sotto la lente di Gdf e Polizia Postale, Ctd nuova frontiera dell'illegalità

 

Su base nazionale, le regioni in cui sono stati sequestrati il maggior numero di apparecchi illegali fra gennaio e novembre 2014 sono la Sicilia (con il 36%), la Campania (23%), la Calabria (8%), la Puglia (7%) e la Sardegna (6%). Per lo stesso periodo, i sequestri dei punti clandestini di scommesse hanno interessato in primis la Campania (29% dei casi), la Sicilia (22%) e il Lazio (11%). Nel complesso, tra gennaio e novembre 2014, le Fiamme gialle hanno effettuato 9.015 interventi, riscontrando 3.063 violazioni a carico di 9.981 soggetti verbalizzati.

 

I NUMERI DELLA POLIZIA POSTALE - Nel corso dell'incontro a fornire delle cifre descrittive dei pericoli del gioco online e un quadro delle segnalazioni aventi ad oggetto le violazioni alla legislazione italiana sul gaming è stata anche la Polizia postale. Per l'anno 2014 gli illeciti rilevati sono 74, mentre gli spazi virtuali segnalati Aams sono 49849 (su 55544 monitorati), con la denuncia di 22 persone. Nel solo mese di aprile 2015, gli illeciti sono stati 3, le persone denunciate 6, e su 2227 spazi virtuali monitorati 2210 sono quelli segnalati Aams.

 

DIFFUSIONE DEL GAP - Il seminario ospitato dal Dipartimento di Studi Giuridici, Economici e Filosofici a Giurisprudenza è partito da un esame sulle percentuali dei giocatori problematici rilevati dal Ministero della Salute, compresi tra l'1,5% e il 3,8% della popolazione, con un tasso del 2,2 per quelli 'patologici'. L'iniziativa ha affrontato i diversi aspetti del fenomeno insieme alla professoressa Luisa Avitabile, Direttore del Dipartimento DIGEF (Studi Giuridici, Filosofici ed Economici) e del Master in Diritto dell’Informatica e Teoria e Tecnica della Normazione, i giuristi Pio Marconi, professore emerito di Sociologia del Diritto, Paolo Galdieri, avvocato penalista e Pasquale Bronzo, ricercatore di procedura penale, Eugenio Albamonte, Sostituto Procuratore della Repubblica, si occupa di criminalità informatica, Alessandra Gaetani, giornalista, che ha illustrato l'attualità del tema, Daniele Poto giornalista, Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente Eurodap.

 

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