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Convegno Lexandgaming, Terracciano: 'Basta demagogia, gioco è libera attività economica'

27 maggio 2015 - 10:04

Roma - Sarebbe opportuno pensare che questo settore è come gli altri e il punto è quello di trovare un equilibrio tra interessi nazionali e locali. La necessità di un coordinamento in tal senso è fondamentale anche a livello economico. Abbiamo un problema di livello non solo normativo, ma anche amministrativo. C'è molta demagogia attorno al settore del gioco. Ne è convinto il professor Gennaro Terraciano, nel suo intervento su ruolo del concessionario, limiti e problematica nell'esercizio delle funzioni pubblicistiche, al convegno di Lexandgaming sul gioco pubblico in corso al Senato della Repubblica. 

Scritto da Sara
Convegno Lexandgaming, Terracciano: 'Basta demagogia, gioco è libera attività economica'

 


"Dovremmo imparare a comprendere che occorre tenere conto che nel nostro ordinamento vige un principio di libertà e il gioco non è un tema che può essere politicizzato. Dobbiamo invece avere una normativa corretta di prevenzione, che non leda la libera attività economica, o meglio di una attività che avviene dietro concessione pubblica. Dobbiamo fare in modo che l'emersione dell'illegalità non diventi un modo per incentivare eccessivamente il gioco. Ma questo non si può fare a livello locale, ma nazionale ed europeo. La Conferenza unificata Stato-Regioni sarà probabilmente il luogo deputato per trovare l'equilibrio dopo l'uscita del decreto delegato sul gioco. La normativa statale deve quindi essere cogente, ma partecipata attraverso un principio di sussidiarietà normativa. Con il decreto legislativo ci saranno delle soluzioni condivise tra Stato e Regioni, ma occorre anche rispettare l'ente che ha il governo del territorio e quindi è fondamentale un confronto tra Stato e territori. In questo rientrano tutte le tipologie di gioco, anche quelle online. Anche una compartecipazione degli introiti sul gioco potrebbe essere una soluzione", afferma l'avvocato.

 

RIZZO "TROVARE EQUILIBRIO NELLE CONCESSIONI" - Per Andrea Minuto Rizzo, dell'Autorità garante, Concorrenza e Mercato, "Le concessioni sono lo strumento principale per l'operatività dei privati in un mercato sottoposto a riserva statale. Occorre contemperare da un lato l'esigenza di verificare la capacità dell'affidatario e dall'altro massimizzare la partecipazione alla gara. Nella durata delle concessioni è necessario trovare un punto di equilibrio tra esigenze diverse. L'Antitrust ha riconosciuto un mercato unico nazionale. I possibili problemi antitrust sono orizzontali (accordo tra operatori per non farsi concorrenza) e verticali (esclusiva a monte per escludere a valle l'ingresso di altri operatori). Nel definire il rapporto tra concorrenza e regolamentazione occorre tenere conto degli interessi pubblici coinvolti".

 

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