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Gioco e territorio, Fenicia (Tar Veneto): 'Distanze sale da luoghi sensibili siano disciplinate a livello nazionale'

27 maggio 2015 - 10:31

Roma - Gli strumenti urbanistici comunali possono avere un ruolo chiave nella regolamentazione, anche a livello micro, dell'esercizio delle attività di gioco. Il potere che i Comuni hanno nel disporre limiti nelle attività commerciale è ampio e difficilmente sindacabile. Così Nicola Fenicia, referendario del Tar Veneto, al convegno di Lexandgaming sul gioco pubblico in corso a Roma al Senato della Repubblica. 

Scritto da Sara
Gioco e territorio, Fenicia (Tar Veneto): 'Distanze sale da luoghi sensibili siano disciplinate a livello nazionale'

 


"Una discrezionalità importante che può avere risvolti pesanti su alcune attività. Non potrà mai essere eliminata, ma ci sono dei limiti. Il Comune non può agire su qualcosa su cui ha la competenza la Regione o lo Stato. Sulla disciplina degli orari c'è una norma che attribuisce il potere al Comune di omogenizzare gli orari di apertura e chiusura. Ma questo non va usato per la lotta alla ludopatia. Oltre ai limiti legati alla legalità e competenza c'è il principio di proporzionalità, ovvero la decisione deve essere adeguata e misurata rispetto al fine. Le distanze dai luoghi sensibili è necessario che vadano disciplinate a livello nazionale per non creare frammentazione".

 

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