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Rapporto Coop 2015: piacciono le slot, 1 italiano su 3 gioca online

04 settembre 2015 - 10:16

Nel Rapporto Coop 2015 ‘Consumi e distribuzione’ si parla anche di gioco: slot machine le preferite e 1 su 3 gioca online.

Scritto da Redazione
Rapporto Coop 2015: piacciono le slot, 1 italiano su 3 gioca online

“Sono 15 milioni gli italiani che giocano, il 38,3% della popolazione adulta. Tra questi, 900 mila sono affetti da dipendenza dal gioco d’azzardo: si tratta del 6% dei giocatori. Si assesta nel 2014 il volume del gioco legale, in virtù di una raccolta di 84,4 miliardi di euro”. È quanto emerge dal Rapporto Coop 2015 ‘Consumi e distribuzione’, redatto in collaborazione con Ref Ricerche e Nielsen. E il gioco è uno dei temi trattati.

SLOT E VLT E OCCHIO ALL'ILLEGALITA' - “In testa alle preferenze degli italiani – si legge ancora - si confermano gli apparecchi da intrattenimento, guidati dalle slot machine. È un testa a testa con le più recenti videolottery, terminali di gioco che consentono una pluralità di giochi di abilità e fortuna con vincite più elevate. Il volume del gioco transitato attraverso questi apparecchi nel 2014 ha raggiunto i 46 miliardi di euro, in lieve calo rispetto al 2013.

Ciò che rende accattivanti questi giochi, e che poi è anche la causa di un numero crescente di ludopatie (gioco d’azzardo patologico, ndr), è il ‘ritorno’ (payout) più generoso rispetto ai giochi tradizionali, quali lotto e lotterie: le vincite, infatti, non possono essere inferiori al 75% del volume delle giocate, l’85% nel caso delle videolottery. Si può ben comprendere come a fronte dell’ingente volume di giocate l’effettivo esborso a carico dei giocatori è inferiore, ma pur sempre ragguardevole, e pari a 9,8 miliardi di euro. La spesa destinata/assorbita dal complesso del gioco legale arriva a 17,5 miliardi (con un progresso dello 0,4% sul 2013).
CONSUMI REGIONALI - La graduatoria regionale della spesa pro capite riferita ai soli apparecchi da intrattenimento è guidata da lombardi e emiliano-romagnoli, con oltre 200 euro pro capite l’anno, ed è chiusa dai siciliani, che destinano al gioco legale meno della metà della media nazionale (circa 76 euro l’anno). Alle ultime posizioni di questa singolare classifica della spesa per apparecchi di intrattenimento, si trovano quasi tutte le regioni del Mezzogiorno: un dato che da un lato sembra ricordare che le somme giocate sono minori laddove minori sono le disponibilità economiche, ma in un altro senso può indicare la presenza di sacche ancora diffuse di gioco illegale. Le stime più recenti accreditano di un valore di 23 miliardi di euro l’anno il gioco illegale: un giro d’affari persino superiore a quello del gioco legale. La piazza virtuale, quella delle migliaia di siti internet non autorizzati ad esercitare il gioco d’azzardo, è il principale veicolo di illegalità: nel 2014 su circa 55mila siti dedicati al gioco d’azzardo le segnalazioni ai Monopoli di Stato da parte della Polizia Postale per presunte irregolarità sono state 49mila”.
COSA FANNO GLI ITALIANI SU INTERNET? 1 SU 3 GIOCA ONLINE – “Solo il 32% degli utenti internet italiani acquista beni o servizi online; un dato che si confronta con il 57% della media Europa. Se nelle ore diurne la connessione avviene prevalentemente da Pc, nelle fasce serali sono soprattutto smartphone e tablet a monopolizzare le attenzioni degli italiani. Secondo una indagine Nielsen Il 68% del tempo trascorso su smartphone è dedicato alla connessione internet: si tratta, in media, di qualcosa come cento minuti al giorno, oltre un’ora e mezza. Lo smartphone diventa sempre più un catalizzatore del tempo libero, piuttosto che un telefono: dedichiamo a telefonate e messaggi meno di mezz’ora al giorno, mentre le quote prevalente del tempo trascorso sullo smartphone è destinato ai social network, alla navigazione internet, al gioco e alla sperimentazione di nuove applicazioni e utilità. Il mercato delle tecnologie e dei contenuti digitali in Italia vale circa 65 miliardi di euro l’anno. Dopo un lieve calo registrato nel 2014, il 2015 mostra una nuova espansione del giro d’affari (+1,1%). A crescere, in particolare, sono i contenuti digitali fruiti nel tempo libero (musica, e-book, giochi online) che arrivano per la prima volta a superare gli 8 miliardi di euro di valore. La componente di traino è ancora una volta quella ‘mobile’: il 70% degli individui attivi su internet (25,8 milioni su 36,6) si collega dai dispositivi mobili. Prosegue senza sosta la penetrazione degli smartphone (14 milioni di unità, +14,6% solo nell’ultimo anno), mentre si osserva un fisiologico assestamento del mercato dei tablet, ancora oltre 3 milioni di dispositivi venduti negli ultimi dodici mesi (erano appena 800 mila nel 2011). In Italia sono circa 94 milioni le linee in mobilità, con un traffico dati medio di circa 500 megabyte al mese”.   

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