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Codere, 'Innamórati di Te': 'Donne imparino ad amarsi di più'

08 settembre 2015 - 15:33

Gli interventi di medici ed operatori sociali all'incontro 'Innamòrati di Te' organizzato da Codere Italia a Viterbo.

Scritto da Redazione GiocoNews
Codere, 'Innamórati di Te': 'Donne imparino ad amarsi di più'

 

Il progetto itinerante di Codere 'Innamòrati di Te' vuole ribadire la necessita di realizzare una forte autostima nella donna, come prevenzione primaria in tema di violenza di genere. I numeri con cui le statistiche descrivono tale situazione, ci dicono che purtroppo nella piccola realtà provinciale si tende a nascondere l'entità del fenomeno.


IL RUOLO DEI MEDICI - “L'accesso al Pronto Soccorso rappresenta spesso il primo punto d'incontro tra la vittima e le istituzioni – spiega Stefano Innocenzi del Pronto Soccorso-Ospedale Belcolle di Viterbo. È qui che la vittima di violenza inizia il suo iter diagnostico-terapeutico e i primi accertamenti medico-legali. Da anni ormai è attivo un protocollo che prevede un approccio multidisciplinare medico-psicologico-legale di assistenza alla vittima di violenza. Il medico, qualora accerti o presuma che la paziente sia stata vittima di violenza, è tenuto oltre alla naturale assistenza clinica a rilasciare referto all'Autorità Giudiziaria. I medici del pronto soccorso – conclude Innocenzi – sono sempre pronti e preparati a prestare assistenza medica e psicologica alla vittima, ma sicuramente necessitano in primis dell'aiuto della vittima stessa”.


EDUCARE GLI UOMINI - l fenomeno della violenza sulle donne in Italia è ancora visto come un problema di ordine pubblico, piuttosto che culturale. “Nella società si riconoscono due paradossi – fa notare l’educatrice Valentina Sega – il primo è l’equità: la vittima può essere plurilaureata o disoccupata, manager o casalinga. Il secondo è che l’oggetto del problema, la donna che subisce, diviene soggetto e il soggetto, l’uomo che usa violenza, scompare. Cosa succederebbe se gli uomini che violentano e ammazzano raccontassero perché lo fanno o che tipo di educazione hanno ricevuto? Il problema è capire perché alcuni uomini sono così violenti. Informare ed educare al rispetto della donna deve essere infatti un dovere civile”.

IL COMPITO DELLE MADRI - La prima forma di educazione arriva dai genitori: “Alle mamme è affidato il compito di insegnare ai figli maschi il rispetto per le donne – dichiara Barbara Cerusico, Presidente dell’Associazione Donne per la Sicurezza. Coccoliamoli, amiamoli, educhiamoli ai no', ad accettare e rispettare i sì e i no che una donna ha il diritto di dire e vedere rispettati. Insegniamo e pretendiamo dai nostri figli il rispetto delle regole, senza le quali c’è solo violenza e sopraffazione. Non diamo oggi alibi ai figli maschi se vogliamo farne domani degli uomini capaci di amare e rispettare il prossimo”.

CENTRI DI PROTEZIONE E ASCOLTO - Le donne, quando decidono in qualche modo di reagire, si rivolgono ad associazioni locali e centri antiviolenza. “La parola 'accoglienza' indica l’attività di ascolto e protezione offerta alle donne che entrano in contatto con il Centro Anti Violenza di Viterbo – afferma Giovanna Dominioni della Polizia locale, responsabile per Viterbo e Provincia dell’Associazione Donne per la Sicurezza e istrutture di Krav Maga. Alle donne non vengono offerte soluzione precostituite, ma un sostegno specifico e informazioni affinché possano trovare la soluzione più adatta a loro e alla propria situazione. L’obiettivo del Centro è fornire alla donna un supporto costante e competente, per incrementare la propria sicurezza e quella di eventuali figli”. Le evoluzioni e contaminazioni della società moderna, hanno portato alla ribalta anche nuove forme di difesa. Discipline di autodifesa come il Krav Maga e il Kapap stanno diventando molto popolari nelle palestre, e molte donne si iscrivono a questi corsi per sentirsi più sicure e protette in caso di tentativi di aggressione.
 
PROSSIMI APPUNTAMENTI - Dopo la città di Viterbo, e quella di Salerno che è stata protagonista a giugno della prima tappa, il progetto itinerante 'Innamórati di Te' arriverà anche a Bologna e Torino e nelle altre città dove Codere opera. Tutti gli incontri sono aperti al pubblico.

 

 

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