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Gioco e pubblicità: l'esempio della Francia, spiegato dall'Arjel

07 ottobre 2015 - 08:38

Se la cooperazione italo-francesce ha creato il settore del gioco d'oltralpe, oggi guardiamo noi, in Francia, come viene regolata la pubblicità del settore.

Scritto da Vincenzo Giacometti
Gioco e pubblicità: l'esempio della Francia, spiegato dall'Arjel

 

Nessun divieto di pubblicità per le aziende del gioco ma una attenta programmazione orientata alla prevenzione, con uno sguardo particolare alla tutela dei minori. E' la ricetta francese per la regolamentazione dei messaggi pubblicitari che riguardano il gaming, illustrata a GiocoNews.it dal regolatore.
Nel grande bailamme che ruota attorno al gioco pubblico e alla sua regolamentazione, l'elemento che sembra riunire il maggior numero di consensi è quello di un intervento sulla pubblicità dei prodotti di gioco. Un tema assai discusso, e non solo in Italia. Anche se all'estero – come rivelato dall'inchiesta condotta dalla Rivista Gioco News e ripresa in gran parte su queste pagine – esistono dei paletti ben precisi per gli addetti ai lavori e, probabilmente, viene impiegato un approccio molto più pragmatico sulla materia. Dopo i casi di Spagna, Malta, Regno Unito e Olanda, abbiamo chiesto il parere anche all'Arjel, l'autorità governativa che governa il gioco online in Francia, che adotta un sistema (anche qui) molto simile a quello italiano, con un controllo dei messaggi pubblicitari e una cooperazione con gli enti di controllo delle pubblicazioni commerciali.

Arjel introL'Arjel, in particolare, segnala di aver aggiornato proprio in questi mesi il proprio impianto normativo relativamente alle comunicazioni commerciali che riguardano gli operatori di gioco. Non a caso, l'autorità ha emesso nel corso dell'estate una nota relativa alle “comunicazioni commerciali per operatori di giochi con vincita in denaro e l'informazione dei giocatori sui rischi connessi alla pratica del gioco”, redatta dalla stessa Arjel e dalla Direzione Mercati, Consumatori e Sviluppo (Dmcp, Direction des Marchés, de la Consommation et de la Prospective), che “ha lo scopo di delineare lo stato delle disposizioni applicabili in Francia in materia di comunicazioni commerciali realizzabili dagli operatori di scommesse e giochi d'azzardo online approvati dall'Arjel”. Questo perché, spiegano dall'authority, “il mercato dei giochi con vincita in denaro e di azzardo non è un normale settore economico per via dei risvolti e dei rischi di ordine pubblico e sociale”, e per tale ragione “la pubblicità degli operatori del gioco deve essere sottoposta a una rigorosa regolamentazione”.
LE REGOLE IN FRANCIA – Come riportato nella nota dell'Arjel, “Se la legge n° 2010-476 del 12 di maggio 2010 non ha vietato le comunicazioni commerciali a favore degli operatori di denaro e giochi d'azzardo autorizzati, impone comunque dei limiti ben definiti che vengono fissati, nelle modalità di applicazione, dal decreto n.2010-624 dell'8 giugno 2010 che impone determinati messaggi di avviso agli utenti”.
Inoltre, l'Autorità della regolazione professionale della pubblicità (Arpp) e il Consiglio superiore dell'audiovisivo (Csa) hanno rispettivamente emesso una "raccomandazione sul gioco d'azzardo" (giugno 2009) e una decisione (la n.2013-3 del 22 gennaio 2013) sulle condizioni delle comunicazioni commerciali in radiodiffusione, televisione, radio, a favore degli operatori di scommesse e giochi d'azzardo autorizzati dalla legge. A tutto ciò si aggiunge il lavoro della Commissione Europea che ha adottato, lo scorso 14 luglio 2014, una raccomandazione sui principi per la tutela dei consumatori e degli operatori all'interno dei servizi di gioco d'azzardo e gioco d'azzardo online e per la prevenzione nei confronti dei minori.
 
I PRINCIPI DELLA LEGGE FRANCESE - Ogni comunicazione commerciale in favore di un operatore di giochi con vincita in denaro e di d'azzardo deve essere corredata di un messaggio di avvertimento contro l'eccessiva o patologica propensione al gioco e un messaggio che faccia riferimento al sistema di informazione e assistenza (articoli 7 e 29 della legge) e in modo accessibile, indipendentemente dal mezzo utilizzato.
L'articolo 1 del decreto dell'8 giugno 2010 specifica che il messaggio di 'warning' deve essere di uno dei seguenti tipi: “Giocare comporta dei rischi: indebitamento, dipendenza....Contatta lo 09-74-75-13-13 (chiamata gratuita)”. Oppure: “Giocare comporta dei rischi: isolamento, indebitamento..Chiama lo: 09-74-75-13-13 (chiamata gratuita)”. O ancora: “Giocare comporta dei rischi: dipendenza, isolamento...Contatta lo 09-74-75-13-13 (chiamata gratuita)”.
In particolare le comunicazioni radiofoniche devono essere accompagnate di un messaggio di avvertimento subito dopo il messaggio pubblicitario. Le comunicazioni su carta stampata devono includere uno spazio orizzontale “in banda” di misura pari almeno al 7% dell'ingombro del messaggio pubblicitario contenente un messaggio di prevenzione. Le comunicazioni commerciali via internet devono includere un messaggio di prevenzione 'cliccabile' che rinvii al sito Gip Adalis contenente il numero “Info Service giocatori”. I testi forniti tuttavia includono esplicitamente la non applicazione delle disposizioni degli articoli precedenti ai prodotti sportivi (compresi quelli tessili).
Inoltre, i commi 2, 3 e 4 dell'articolo 7 della legge impongono limiti specifici e prevedono che le comunicazioni commerciali in favore di un operatore di giochi a vincita e di azzardo sono vietate in pubblicazioni, servizi di comunicazione audiovisivi e di programmi e servizi di comunicazione online rivolti a minori, e nelle sale cinematografiche laddove la diffusione delle opere è accessibile ai minori. Infine, nell'ambito della prevenzione del gioco patologico o eccessivo, l'articolo 26 della legge vieta qualsiasi operatore di giochi online con vincita in denaro autorizzato a inviare alcuna comunicazione commerciale: al titolare di un conto di gioco che ha scelto di beneficiare del servizio di auto esclusione sul proprio sito e questo per l'intera durata della misura; oltre ai vecchi titolari di un conto di gioco che si sono iscritti nel registro di auto esclusione, vietando l'accesso al file contenente i dati di questi soggetti.
 
LE SANZIONI - Ogni violazione del citato articolo 7 è punibile con una multa di 100mila euro o con una multa equivalente a 4 volte la quantità di spesa pubblicitaria stimata per i siti illegali (articolo 9 della legge).
 
PROMOZIONE DEI VALORI SOCIALI – Secondo la legge francese, quindi, è vietata qualsiasi pubblicità che: rappresenti un affronto alla dignità umana; svaluti il lavoro e gli sforzi in relazione al gioco; metta il gioco prima di rapporti familiari e sociali; inciti a comportamenti violenti; induca  sentimenti di paura o sofferenza; denigri coloro che non giocano o conferisca superiorità a chi gioca. Infine, è importante notare che è stato firmato lo scorso 23 maggio 2013 un accordo di partnership tra la Arpp e Arjel, offrendo l'opportunità per questi ultimi di inserire nella Giuria sulla Deontologia Pubblicitaria qualsiasi pubblicità che appaia non rispondente alle regole etiche dell'Arpp".
 
CHI DEVE SEGUIRE LE REGOLE -  La delibera n.2013-3 del 22 gennaio 2013 precisa le condizioni di diffusione delle comunicazioni commerciali dei servizi di televisione e radio in favore di un operatore del gioco d'azzardo legale autorizzato, secondo le quali sono soggetti al rispetto di queste regole, per le attività online e la rete fisica: gli operatori che hanno facoltà di operare in virtù di un diritto esclusivo (Fdj o Pmu); gli operatori legalmente autorizzati in forza di un'autorizzazione (casinò); gli operatori legalmente autorizzati con riserva di un'autorizzazione rilasciata dalla Arjel.
 
LE INDICAZIONI DALL'EUROPA - Il 14 luglio 2014 la Commissione europea ha adottato una raccomandazione sui principi di Tutela dei consumatori e giocatori all'interno dei servizi di gioco d'azzardo e gioco online per la prevenzione nei confronti dei minori che stabilisce, per le comunicazioni commerciale, una serie di principi da rispettare da parte degli Stati membri (in gran parte già integrati nel diritto francese dal 2009). Tra questi: la natura della comunicazione commerciale e l'identità della inserzionista che dovrebbero essere chiaramente identificabile; il divieto di mirare a giocatori vulnerabili, specialmente quelli che sono stati esclusi o si sono auto-esclusi dai servizi di gioco d'azzardo e gioco d'azzardo online; la comunicazione commerciale deve essere accompagnata da un messaggio che informa del rischio che il gioco malattia può avere sulla salute. Inoltre le comunicazioni commerciali non devono: contenere informazioni false circa le possibilità di vincere o per quanto riguarda la quantità di utili attesi; suggerire che l'abilità può influenzare il risultato del gioco; incoraggiare il gioco o denigrare la pubblico che non gioca rendendo il gioco particolarmente attraente per l'associazione con personalità note e indurre alla considerazione che il gioco aiuta nel successo sociale; suggerire che il gioco d'azzardo può essere una soluzione ad un problema sociale, professionale o personale; rappresentare il gioco come alternativa al lavoro retribuito, una forma di investimento finanziario o soluzione ai problemi finanziari.

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