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Curcio (Sapar): 'Basta speculazioni sul gioco pubblico'

27 novembre 2015 - 15:33

Nel dibattito di Brescia parlano gli addetti ai lavori contro le strumentalizzazioni sul gioco.  

Scritto da Vg
Curcio (Sapar): 'Basta speculazioni sul gioco pubblico'

Brescia - "Mettere un freno alla diffusione di informazioni tendenziose che di fronte a un problema serio come la 'ludopatia' cercano come unico capro espiatorio le sale slot". E' l'obiettivo annunciato dal Presidente dell'Associazione Sapar, Raffaele Curcio, intervenuto al convegno di Brescia di oggi sul tema del gioco pubblico. "Il segmento - spiega Curcio - genera un indotto rilevante per il territorio in termini di addetti diretti (200mila persone) e indiretti (500mila persone)".  "È chiaro – aggiunge – che la questione non interessa solo l'ambito delle slot, bensì tutto il gioco legale e pertanto per migliorare la situazione è necessario non inficiare la redditività della filiera, ma affrontare la revisione del sistema di tassazione e contrastare fortemente l'illegalità".

 

LA SINTESI DEL DIBATTITO - Ciò che è emerso dagli interventi al convegno è un quadro frastagliato, a tratti nebuloso, in cui demonizzazione ad un singolo segmento di mercato e azioni al limite del proibizionismo non hanno condotto a soluzioni positive né dal punto di vista sociale né da quello dell’indotto economico. Il fenomeno della dipendenza da gioco non deve assolutamente essere sottovalutato - è il punto condiviso - bensì monitorato attraverso sistemi e progetti sanitari sul territorio, ma al contempo affiancato da rigidi controlli delle forze dell’ordine per far emergere tutto il mondo sommerso del gioco illegale, dalle implicazioni ancor più distruttive per l’uomo e la società.

 

Ed è quanto sostenuto dagli organizzatori: tra cui Alberto Romano, presidente della Jolly Videogiochi di Flero: "Se c'è un problema di eccesso di gioco, questo non significa per forza eccesso di slot. Siamo al fianco delle istituzioni per la prevenzione e la cura dei pazienti affetti da ludopatia, ma la patologia non può diventare occasione per discriminare i gestori di slot e favorire altri comparti del gioco".
Roberto Marai, patron della Bresciana FaroGames, altro organizzatore del dibattito, sottolinea: "Il settore necessita di risposte concrete e di rispetto per gli investimenti effettuati in nome della legalità, dell'innovazione e della formazione. Le risorse umane impiegate e le loro famiglie hanno bisogno di tutela e di garanzie per il futuro".

 

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