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Sindacato Totoricevitori sportivi: 'Il solo gioco malato è quello illegale'

26 aprile 2016 - 10:59

Il Sindacato Totoricevitori sportivi commenta alcuni fatti di cronaca e chiede interventi contro gioco illegale.  

Scritto da Redazione
Sindacato Totoricevitori sportivi: 'Il solo gioco malato è quello illegale'

 

"Santa Lucia del Mela, provincia di Messina: la Guardia di Finanza sequestra quattro totem e due apparecchi illegali installati presso un esercizio commerciale, contestando violazioni per 60.000 euro. Francofonte, provincia di Siracusa: il titolare di un bar con annesso internet point viene sanzionato per 5.000 euro dalla Polizia di Stato per aver raccolto illegalmente delle scommesse sportive. Notizie di questo tenore vengono pressoché quotidianamente battute dalle agenzie di stampa specializzate. Sono notizie importanti che non dovrebbero passare sotto silenzio come, invece, spesso accade". Lo sottolinea Sts, il Sindacato Totoricevitori sportivi commentando alcuni fatti di cronaca che riguardano il gioco illegale.

Notizie che "ci dimostrano che il gioco illegale e irregolare non resta impunito e che, sebbene sia impossibile intervenire dappertutto, l’attività di prevenzione e repressione del fenomeno è sempre in moto. Ci dimostrano, altresì, che il gioco 'malato', rappresentante un rischio reale per la salute pubblica, è quello che viene svolto in totale spregio della disciplina normativa, peraltro molto severa, in materia di giochi. E' contro questo tipo di gioco che i tanti che paventano lo sviluppo della ludopatia dovrebbero accanirsi, unendosi agli sforzi dello Stato e degli operatori legali del settore mettendo in atto una seria attività di denuncia nei confronti dei veri agenti infettivi del sistema. 

In quanto a collaborazione con le istituzioni e con le forze di polizia, il nostro Sindacato è in prima linea. Siamo infatti convinti che la costante attività di segnalazione dei punti di gioco illegali e irregolari rappresenti un valido aiuto alle azioni dirette a reprimere il mercato parallelo, a reprimere cioè la vera e forse unica minaccia per la salute dei consumatori.

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