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Osservatorio Gap: decreto su riparto fondi all'attenzione del ministero della Salute

27 giugno 2016 - 14:18

Nuove riunione dell'Osservatorio sul gioco patologico istituito presso il ministero della Salute: focus ancora sul riparto dei fondi sul Gap.

Scritto da Anna Maria Rengo
Osservatorio Gap: decreto su riparto fondi all'attenzione del ministero della Salute

Il decreto che stabilisce i criteri sul ripartizione tra le Regioni del fondo da 50 milioni di euro stanziato con la legge di Stabilità 2016 e di cui, nel corso del precedente incontro, si erano definiti i criteri, è al vaglio del ministero della Salute e, una volta valutato, passerà all'esame della Conferenza Stato Regioni. In quell'ambito, si chiederà a queste ultime come intendono utilizzare la parte loro spettante. Nella riunione di oggi 27 giugno dell'Osservatorio sul gioco patologico, istituito presso il ministero della Salute, si è fatto il punto sull'iter del decreto e sui suoi tempi che, contrariamente alle previsioni dei più ottimisti, si stanno rilevando un pochino più lunghi del previsto. Ma oltre all'attesa per il decreto e su quanto le Regioni potranno e vorranno fare con i fondi loro destinati, ci si è soffermati anche sulle iniziative in materia di prevenzione e cura del gioco patologico che a livello locale si stanno portando avanti.

Per esempio, sul caso Toscana, che sta predisponendo dei documenti specifici sui trattamenti residenziali per i giocatori patologici. Sono stati inoltre illustrati i dati delle ultime ricerche del Cnr sul gioco. L'Osservatorio tornerà a riunirsi il prossimo 21 luglio.
 
IL CODACONS - Nel corso della riunione il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha protestato “per la politica di lassismo verso le sale gioco da parte del Governo e ha lanciato un appello al Presidente del Consiglio e ai sindaci affinché sia messo un freno”. Già domani, 28 giugno, l’associazione invierà una diffida al sindaco di Roma Virginia Raggi “per regolamentare l'apertura delle sale slot nella capitale, che fino ad oggi si sono moltiplicate in modo selvaggio e senza alcuna regola con il solo permesso della Questura e con l'avallo dei sindaci l'hanno preceduta e che hanno sempre sostenuto di avere alcuna competenza in merito”. 
 

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