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Napoli, la denuncia del Sicon: 'Operatori ostacolati e discriminati da norme comunali'

30 agosto 2016 - 07:43

Il Sindacato dei concessionari di scommesse chiede un incontro urgente al Comune di Napoli su regolamento orari.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Napoli, la denuncia del Sicon: 'Operatori ostacolati e discriminati da norme comunali'

Napoli - Con l'applicazione degli orari previsti dal regolamento comunale per sale giochi e agenzie di scommesse gli operatori del gioco legale sono condannati alla chiusura dei propri negozi all'interno del comprensorio di Napoli. A denunciare la situazione di "estrema difficoltà" in cui si trovano gli operatori del gioco nella città campana è il Sicon - il sindacato dei concessionari di scommesse - che in una missiva inviata all'aministrazione comunale, con la quale chiede un incontro di carattere urgente, evidenzia le anomalie e i rischi legati all'attuazione delle disposizioni previste dalla norma, in vigore dallo scorso 17 agosto. Partendo dall'analisi dei dati relativi alla raccolta degli ultimi giorni.

"Il fatturato dei punti vendita rappresentati - scrive il presidente del sindacato, Raffaele Palmieri - ha subito una drastica riduzione con incassi diminuiti di oltre il 50 percento". Con l'aggiunta di una evidente discriminazione, secondo il leader del sindacato, tra diversi operatori. "La perdita si rivela maggiore laddove il punto è vicino ad un punto vendita che, non avendo come attività prevalente quella dei giochi - come ad esempio un corner - non ha obbligo di chiusura ma di semplice interruzione della raccolta, che spesso non avviene". Non si placano quindi le polemiche nel capoluogo campano dopo le disposizioni adottate dal Comune sul territorio che hanno scatenato le proteste dell'intera filiera.
 
LA DISCRIMINAZIONE - Inoltre nella denuncia del sindacato si evidenzia l'incongruenza dovuta al fatto che "altri giochi leciti continuano ad essere offerti senza essere oggetto di alcuna restrizione, come se questi giochi diversi dalle scommesse e dal bingo e dimenticati dal regolamento di Napoli, non fossero annoverati tra i giochi leciti gestiti dallo Stato". Un tema sul quale lo stesso comune, nei giorni scorsi, aveva ammesso a GiocoNews.it potenziali perplessità annunciando di aver richiesto un parere all'avvocatura di Stato.
 
LA RICHIESTA DI CONFRONTO - Sulla base di queste osservazioni, il sindacato chiede quindi al Comune un incontro urgente allo scopo di instaurare un tavolo di confronto, "fiduciosi che da esso emergano gli indirizzi sostanziali che il Regolamento dovrebbe osservare, per consentire un adeguato e corretto sviluppo della raccolta del gioco in città". Indicando espressamente che, in mancanza di un immediato riscontro da parte dell'amministrazione, il sindacato ricorrerebbe alle vie legali a tutela delle attività rappresentate.
INTANTO, TOLLERANZA ZERO - Intanto però, nonostante le rivendicazioni degli addetti ai lavori, il Comune sta utilizzando il pugno di ferro, avviando una serie di controlli mirati specificatamente al rispetto della nuova norma e disponendo le prime chiusure.

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