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Montemurlo, uno sportello comunale per sostenere le famiglie dei ludopatici

27 dicembre 2016 - 14:54

Un gruppo di psicologi nel comune di Montemurlo aiuterà i familiari dei giocatori d’azzardo patologici e le coppie.

Scritto da Gt
Montemurlo, uno sportello comunale per sostenere le famiglie dei ludopatici

Un primo sportello pubblico e gratuito per sostenere i momenti di fragilità della famiglia. E' l'iniziativa del Comune di Montemurlo, piccolo centro in provincia di Prato che, come comunica l'ufficio stampa dell'amministrazione comunale, ha attivato due importanti progetti che offrono sostegno psicologico personalizzato e di gruppo per affrontare le difficoltà che molto spesso compromettono la serenità e l’unità familiare e che rischiano di sfociare in veri e propri “problemi sociali”.

Un tema decisamente innovativo quello dell'amministrazione comunale della provincia di Prato, "un percorso che l’assessorato alle politiche sociali ha ritenuto opportuno attivare per essere concretamente vicino a chi sta vivendo un momento di crisi, un’opportunità per trovare la strada giusta per essere aiutato e per riattivarsi. Lo sportello partirà all’inizio del 2017 e sarà gestito da un gruppo di psicologi con specifica esperienza nel settore. Il Comune sosterrà il servizio con circa 10 mila euro".

 

Il progetto sulla ludopatia si rivolge ai familiari conviventi con i giocatori d’azzardo patologici, che si vedono investiti dal peso economico delle perdite continue al gioco e in modo indiretto ai giocatori patologici. Saranno attivati “gruppi di auto-aiuto” per condividere emozioni e vissuti traumatici e ridurre così il carico familiare, mentre il “sostegno individuale” prevederà un lavoro specifico sulle criticità della famiglia o del singolo.
L’obiettivo che l’amministrazione si pone "è quello di attivare un 'percorso di cambiamento', che coinvolga l’intera famiglia del giocatore d’azzardo patologico. Un circolo virtuoso che possa portare i familiari del giocatore a trovare aiuto per sostenere a loro volta il percorso di consapevolezza del giocatore, che potrà così iniziare un processo di “disintossicazione” dal gioco e dalle scommesse. Anche a Montemurlo abbiamo diversi casi di famiglie rovinate dalla ludopatia e gesti estremi causati dai debiti di gioco. – spiega l’assessore alle politiche sociali, Luciana Gori.

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