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Puglia, Fondazione San Nicola in prima linea contro il Gap

14 marzo 2017 - 10:38

La Fondazione San Nicola e Santi Medici, guidata da monsignor Alberto D'Urso, pubblica il suo bilancio annuale: tante le azioni contro la diffusione del Gap in Puglia.

Scritto da Redazione
Puglia, Fondazione San Nicola in prima linea contro il Gap

 

Dialogo con la Regione Puglia per una maggiore "operatività" delle leggi sull’usura e sul contrasto al gioco patologico, sostegno ai sindaci e alle Regioni "no-slot". Sono alcuni degli impegni portati avanti dalla Fondazione San Nicola e Santi Medici di Bari presieduta da monsignor Alberto D’Urso, che ha presentato la relazione Socio-Pastorale al Bilancio annuale 2016.

 

La Puglia - si legge nella relazione - "è al terzo posto nella classifica delle regioni italiane per gli indennizzi con circa un milione e centomila euro per le estorsioni e cinquecentocinquantamila euro per l’usura, secondo la Relazione dell’anno 2016 del Comitato di Solidarietà per le vittime dell’usura e delle estorsioni del Ministero dell’Interno. Solo a Bari si contano 19 gruppi di malavitosi operanti in ogni zona della città. La metà delle persone ascoltate si sono indebitate o finite nella morsa dell’usura a causa dell’azzardo. La Puglia è all’ottavo posto nel 2015 tra le Regioni d’Italia per la raccolta complessiva dell’azzardo con 4 miliardi e 74 milioni. Nel 2016 la raccolta è di 4 miliardi e 400 milioni a cui deve aggiungersi il 20 percento di raccolta online e il 20 percento di giocate illegali".


Sul fronte del contrasto al Gap la Fondazione continua a promuovere l’iniziativa del bollino “No Slot, Sì Caffè” e della “Lettera aperta ai baristi”, partita nel 2013, che li invita a non installare negli esercizi commerciali apparecchi da gioco. "Alcuni Comuni hanno chiesto l’autorizzazione alla Fondazione di poter usare il bollino, sostenendo l’iniziativa presso gli esercenti presenti sul territorio", ricorda la relazione.

La Fondazione "continuerà il dialogo con la Regione Puglia sia perché le leggi sull’usura ( L.r. n. 25 del 16 aprile 2015) e sull'azzardo (L.r. n. 43 del 6 dicembre 2013) siano davvero operative, sia perché la Fondazione venga sostenuta economicamente nel suo servizio di solidarietà che sta assicurando dal 1994 e sia perché la sua opera non venga ignorata, né sottovalutata, ma condivisa e incoraggiata; i contatti con i sindaci del territorio su cui operano la Fondazione e i Centri di ascolto verranno coltivati con maggiore puntualità; la collaborazione con la Consulta Nazionale Antiusura e con tutte le fondazioni antiusura in
Italia sarà ispirata dalla prospettiva del riconoscimento da parte dello Stato agli Enti Locali, ai Comuni e alle Regioni, della possibilità di introdurre ulteriori e più forti argini alla presenza e ai tempi dell'azzardo nei territori di loro competenza per tutelare la salute pubblica e psichica dei cittadini
e prevenire impoverimento e sofferenza; saranno rinnovate le convenzioni con le banche secondo l’accordo sottoscritto il 10 dicembre 2015, il Protocollo d'Intesa con l’Abi recante il titolo: Linee guida in materia di convenzioni tra le banche e le fondazioni e associazioni che gestiscono i fondi di prevenzione dell'usura ai sensi della legge 108/96”, conclude la nota.
 

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