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Pc in tabaccheria: Sts 'Attenti alle sanzioni!'

22 maggio 2017 - 09:05

Il sindacato Sts ricorda alle ricevitorie il divieto assoluto di mettere a disposizione un Pc per il gioco online e di prendere le adeguate misure per non incappare in una sanzione.

Scritto da Redazione
Pc in tabaccheria: Sts 'Attenti alle sanzioni!'

Il decreto Balduzzi vieta la messa a disposizione, in ogni pubblico esercizio, di qualsivoglia genere di apparecchiature che, attraverso la connessione telematica, consentano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco online. La proibizione non riguarda solo i siti di gioco illegali o irregolari, ma si estende anche ai portali sviluppati dai concessionari di gioco autorizzati.

"E' quindi un divieto a larghissimo spettro che, vista la difficoltà di impostare filtri onnicomprensivi che inibiscano l’accesso agli innumerevoli siti di gioco, legali e non, esistenti in rete, di fatto, induce molti esercenti a rinunciare di collocare nel locale computer ad uso della clientela", afferma il Sindacato Totoricevitori Sportivi (Sts). 

Per coloro che decidono diversamente, il rischio è alto: "la sola presenza di un Pc posto a servizio dei clienti (e a prescindere dall’uso che questi ne facciano) potrebbe dar luogo a un verbale di contestazione per la violazione del decreto Balduzzi. E questo anche qualora, dall’esame della cronologia, non dovessero emergere l’accesso a qualche sito di gioco", prosegue il sindacato.

La sanzione amministrativa prevista in caso di violazione è salata: 20.000 euro. "Ancor peggio se si effettuano giocate on line per conto dei clienti: in tal caso si integra la fattispecie dell’intermediazione e si va sul penale. Cosicché, se nella vostra rivendita vi sono computer a disposizione del pubblico, prestate la massima attenzione: inibite la loro operatività, magari togliendo la tastiera, oppure intervenite direttamente sulla connessione internet, applicando un 'firewall' ad ampia copertura che impedisca di accedere a qualsiasi sito avente a che fare con il gioco. Ovviamente sull’argomento si sono subito attivati i canali per un confronti con l’Amministrazione dei Monopoli", conclude Sts.

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