skin

Codere: fattura un +7 percento nel secondo trimestre

12 settembre 2017 - 11:43

Il Gruppo Codere, multinazionale spagnola di riferimento nel settore del gioco privato, ha annunciato oggi i risultati del secondo trimestre dell’anno.

Scritto da Redazione
Codere: fattura un +7 percento nel secondo trimestre

Nel secondo trimestre del 2017, il Gruppo Codere ha continuato a dimostrare la solidità del proprio business, riportando risultati positivi in un contesto di aumento impositivo in Argentina, Italia e Colombia. In particolare, la forza della domanda locale e la nostra eccellenza operativa in Argentina e Messico, insieme alla ripresa del business in Uruguay, sono risultati chiave in questo trimestre.
In termini globali, il fatturato del secondo trimestre ha raggiunto i 409,4 milioni di euro, un 6,6 percento in più rispetto ai 383,9 milioni di euro registrati nel 2016, in gran parte dovuto alla crescita in Argentina 13,2 percento, in Messico 7,5 percento e in Spagna 5,7 percento.
Il risultato operativo lordo (Ebitda Normalizzato) ha raggiunto i 63,5 milioni di euro nel secondo trimestre del 2017, un 3,3 percento in meno rispetto allo stesso periodo del 2016, come conseguenza dell’aumento delle imposte di gioco in Argentina e in Italia e a causa di una contrazione dei margini in Spagna. In questo mercato, l’Ebitda è stato pregiudicato da ridotti margini sulle scommesse a causa dei risultati eccezionalmente favorevoli ai giocatori e dai costi relativi all’apertura di nuovi punti vendita.
La Compagnia ha registrato un margine di Ebitda Normalizzato nel trimestre del 15,5 percento, 1,6 punti percentuali al di sotto dell’anno passato, principalmente dovuto alla caduta del margine in Argentina, Italia e Spagna per le ragioni sopra citate.
Il risultato netto del secondo trimestre del 2017 ha registrato una perdita di 3,1 milioni di euro (un utile di 3,3 milioni di euro normalizzato da eventi non ricorrenti), rispetto alla perdita di 1.125 milioni di euro dello stesso periodo nel 2016, derivata dalla contabilizzazione della ristrutturazione finanziaria.
Gli investimenti realizzati nel secondo trimestre 2017 ammontano a 23,6 milioni di euro, di cui 16,9 milioni di euro destinati a progetti di mantenimento e 6,7 milioni di euro alla crescita. Gli investimenti di crescita sono stati destinati soprattutto all’acquisizione di gestori AwP in Italia e alla crescita del business delle scommesse sportive in Spagna.

A chiusura del secondo trimestre, la Compagnia contava con una cassa di 145,6 milioni di euro.
Il parco macchine di Codere (escludendo quelle gestite da terzi), è rimasto stabile rispetto al 2016, raggiungendo le 55.331 unità, la crescita del parco in Italia è stata compensata dalla razionalizzazione del nostro portfolio di punti vendita in Colombia. Il numero totale di punti vendita scommesse sportive è aumentato di un 14,7 percento fino a raggiungere le 172 unità; questa crescita si è concentrata principalmente in Spagna. In questo periodo abbiamo aperto una nuova sala da gioco in Messico fino a raggiungere un totale di 146 a livello Gruppo.
ATTIVITA' INTERNAZIONALI - L’Argentina ha raggiunto ricavi nel secondo trimestre 2017 di 147,9 milioni di euro, un 13,2 percento in più rispetto allo stesso periodo del 2016, dovuto alla buona evoluzione del business e alla relativamente bassa svalutazione del peso argentino rispetto all’euro (8,3 percento). L’Ebitda Normalizzato del trimestre si è incrementato di un 5,7 percento fino a raggiungere i 31,6 milioni di euro. L’incremento dei ricavi è stato parzialmente compensato dall’aumento delle tasse di gioco. Come conseguenza il margine di Ebitda Normalizzato è diminuito di 1,5 punti percentuali fino a raggiungere il 21,4% nonostante gli efficentamenti operativi sviluppati nel periodo.
In Messico, il fatturato del secondo trimestre del 2017 ha raggiunto gli 87,2 milioni di euro, un 7,5 percento in più rispetto allo stesso periodo del 2016. In moneta locale, i ricavi hanno raggiunto una crescita dell’8,1 percento (al disopra dell’inflazione del 6,1 percento), spinti dall’incremento della raccolta giornaliera per macchina. L’Ebitda Normalizzato del periodo è migliorato di un 4,5 percento fino a raggiungere i 23,2 milioni di euro. Il margine Ebitda retrocede moderatamente fino al 26,6 percento.
In Italia i ricavi sono diminuiti di un 1,3 percento fino a raggiungere gli 81,8 milioni di euro, a causa della riduzione della raccolta rispetto al 2016. L’Ebitda Normalizzato ha raggiunto i 5,6 milioni di euro nel secondo trimestre del 2017, un 13,8 percento in meno rispetto allo stesso periodo del 2016 a causa dell’aumento delle tasse di gioco varato ed entrato in vigore ad Aprile 2017. Nonostante ciò, l’Ebitda Normalizzato accumulato dell’anno migliora di un 8,5 percento rispetto al primo semestre del 2016. Il margine del trimestre perde un punto percentuale per l’impatto dell’incremento delle imposte di gioco.
In Spagna, i ricavi sono aumentati di un 5,7 percento fino a raggiungere i 44,7 milioni di euro nel secondo trimestre del 2017, spinti dallo sviluppo dei terminali di scommesse sportive (un 24,4 percento in più di unità impiegate) e dai ricavi della nostra piattaforma on line. Questa crescita, tuttavia, non si è tradotta in un uguale incremento dell’Ebitda Normalizzato a causa del calo del margine dei ricavi attinenti la linea delle scommesse sportive. Questo margine, in linea con quanto successo ad altri operatori nel continente, ha subito una forte contrazione nel trimestre dovuta ai risultati eccezionalmente favorevoli agli scommettitori (specialmente nel calcio nel sud Europa). L’Ebitda Normalizzato della Spagna nel secondo trimestre del 2017 diminuisce di 3,0 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente come conseguenza di questa erosione del margine e a causa del forte sviluppo dei punti vendita in Andalusia e nelle Balerari, che cominceranno ad operare nell’ultimo trimestre dell’anno.
IL COMMENTO DI PASCUAL -  “Operare in Italia sta diventando sempre più complesso e meno redditizio". Lo afferma Alejandro Pascual, Ad di Codere Italia e Coo Europe, nel commentare i dati sull'andamento. "Abbiamo attraversato un triennio, dal 2015 ad oggi che non ha eguali. Un mercato strutturato e vigilato, un unicum al mondo per controllo e innovazione tecnologica ritenuto un’eccellenza a livello internazionale, che sta subendo un costante processo di annientamento sulla base di convinzioni demagogiche senza alcun fondamento scientifico. Un attacco sociale e mediatico che porterà alla distruzione di un comparto industriale che dà lavoro, direttamente ed indirettamente a più di 120.000 persone e restituirà il settore alla criminalità organizzata.

L’accordo concluso lo scorso 7 settembre tra Governo e Enti Locali rappresenta l’ultimo atto di una lunga contrattazione che ha visto vicende alterne e che è andata avanti per più di un anno. Un anno in cui il Settore ha evidenziato le criticità di alcune scelte e di tanti provvedimenti ma che non hanno trovato posto nell’accordo finale.

Mi chiedo veramente come sarà possibile attuare una serie di previsioni contenute all’interno del documento approvato in Conferenza Unificata, come si potranno contemporaneamente garantire gli investimenti già effettuati lasciando però la discrezionalità agli Eell di decidere su tipologie di luoghi sensibili e orari. Gli effetti espulsivi di queste normative sono già stati ampiamente dimostrati e, nonostante ciò, ci continuiamo a confrontare con iniziative di carattere restrittivo che vengono sostenute dai decisori locali, spesso senza le adeguate istruttorie preventive, e poi confermate dai Tribunali.

In modo assolutamente singolare stiamo operando ormai da anni in un contesto in cui il Settore del Gioco lecito viene attaccato costantemente ma che continua ad essere usato come inesauribile cassa da cui attingere. Basti pensare all’ultima manovrina di aprile che ha stabilità un innalzamento della tassazione di 1,5 percento sulle Awp e dello 0,5 delle Vlt, senza un correttivo indispensabile sul payout.

Era inevitabile che il settore degli apparecchi da intrattenimento ne risentisse negativamente e questo ha avuto ripercussioni anche sui dati del 2Q2017.

Adesso poi ci troviamo a dover affrontare la riduzione degli apparecchi da intrattenimento, così come previsto dal decreto pubblicato il 1° settembre e immediatamente operativo. La riduzione in sé e per sé era prevista e anche necessaria; tuttavia sarebbe stato opportuno declinare modalità e criteri chiari che non penalizzassero la libertà d’impresa e il marcato stesso: una nuova dura prova che rimetterà in discussione molti degli equilibri faticosamente raggiunti e genererà inevitabilmente una valanga di contenziosi".

Articoli correlati