Industria più consapevole su responsabilità sociale nel gioco
In un incontro promosso dalla Camera di Commercio serba si è parlato di responsabilità sociale dell'industria.
Scritto da Vincenzo Giacometti
Lavorare seriamente sulla prevenzione e aumentare la consapevolezza sociale e la responsabilità di tutti gli stakeholder dell'industria del gioco. E' il messaggio lanciato dalla conferenza dedicata alla "Responsabilità sociale nel gioco", promossa dalla Camera di Commercio della Serbia e andata in scena nelle scorse ore a Belgrado. Un incontro al quale hanno partecipato regolatori del settore, i rappresentanti dell'industria del gaming internazionale, discutendo dei vari modi possibili per evitare il rischio di accesso ai giochi d'azzardo da parte dei giovani.
"Per alcuni giovani potrebbe sembrare che il gioco d'azzardo rappresenti una scorciatoia per il successo, ma in realtà non lo è affatto", ha spiegato Jelena Jovanović, segretaria dell'Associazione delle comunicazioni elettroniche e della società dell'informazione all'interno della Camera di Commercio serba. "Il gioco d'azzardo e le scommesse nei mercati regolamentati - ha aggiunto - sono solo uno dei tipi di intrattenimento che devono essere trattati", sottolineando che i minori devono essere protetti, aumentando la consapevolezza sociale e la responsabilità di tutti: "le società, i regolatori, i genitori e gli organizzatori di giochi".
Il responsabile del Gruppo di esperti sull'attuazione dei principi applicabili della responsabilità sociale delle imprese nei giochi in Europa, Mirjana Acimovic, ha sottolineato che il problema globale è l'esagerata esposizione dei giovani ai giochi d'azzardo. Ritenendo fondamentale "determinare se sia necessario migliorare la regolamentazione, migliorare il controllo e le misure di protezione sociale e attuare le iniziative dell'Unione europea, che da lungo tempo insistono per proteggere la popolazione giovane".
Il direttore finanziario del Grand Casino di Belgrado, Brankica Trajković, ritiene che tutti debbano lavorare congiuntamente sulla responsabilità sociale, dallo Stato agli organizzatori. Trajkovic afferma che il Grand Casino ha introdotto attività di marketing specifiche che non si rivolgono in nessun modo la popolazione più giovane.