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Operazione Stige: interessi anche nel gioco online

09 gennaio 2018 - 11:14

Il presidente della commissione Antimafia, Rosi Bindi, commenta l'operazione a Crotone contro la 'ndrangheta. Interessi anche nel gioco online.

Scritto da Redazione
Operazione Stige: interessi anche nel gioco online

“L’imponete operazione dei Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Crotone, coordinata dalla Dda di Catanzaro, che ha permesso di disarticolare una potente cosca della ‘ndragheta egemone su diversi comuni della provincia di Crotone, rappresenta un importante successo nella lotta alla più forte e feroce mafia italiana". Lo sottolinea Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia, commentando l'operazione Stige che ha portato all'arresto di 169 persone. Tutti quanti sono  a vario titolo considerati diretta espressione o a disposizione del clan, cui negli anni avrebbero garantito appalti e affari, in più di un caso comuni e nei più diversi settori. Dalla gestione dei servizi e dei beni amministrati dal comune di Cirò, allo smaltimento rifiuti, dai servizi portuali al mercato del pesce, dai servizi funebri al gioco online, dalle lavanderie ai tagli boschivi, passando per la distribuzione di prodotti alimentari, carta e plastica per alimenti, prodotti da forno e bevande.

 

"L’inchiesta ha portato alla luce le complesse ramificazioni imprenditoriali e i molteplici interessi della cosca Faro Marincola, che dal cotronese si estendevano in altre regioni d’Italia e in Germania, e conferma la vocazione della ndrangheta a espandere e delocalizzare le proprie attività criminali ben oltre la Calabria mantenendo nella regione il centro del suo potere. Potere esercitato anche grazie ai rapporti con la pubblica amministrazione e la politica locale, asservita agli interessi della cosca.
Gli arresti di diversi sindaci e amministratori restituiscono il quadro allarmante delle infiltrazioni e dell’inquinamento della vita democratica in Calabria che la Commissione Antimafia ha denunciato in occasione dei monitoraggi sulle consultazioni comunali. 
Alla repressione delle forze dell’ordine e della magistratura, a cui va il nostro ringraziamento per l’abnegazione e la grande professionalità dimostrate anche in questa occasione, occorre affiancare un’opera di prevenzione e risanamento della politica e delle istituzioni locali per recidere i legami e le complicità con le cosche mafiose”, conclude Bindi. 

 

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