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Gdf Catania: sequestrata sala scommesse abusiva

26 marzo 2018 - 10:00

La Guardia di Finanza di Catania mette i sigilli ad una sala scommesse abusiva scoperta nel quartiere San Cristoforo.

Scritto da Redazione
Gdf Catania: sequestrata sala scommesse abusiva

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito delle attività volte alla tutela del gioco legale, hanno scoperto e sottoposto a sequestro un locale commerciale del quartiere San Cristoforo di Catania utilizzato come sala scommesse abusiva. I finanzieri del Gruppo di Catania hanno sequestrato personal computer, monitor, hardware e denaro contante al gestore del locale sprovvisto di autorizzazioni di pubblica sicurezza, il quale accettava online scommesse su siti di allibratori esteri non autorizzati dai Monopoli di Stato. Le Fiamme Gialle hanno requisito nella sala anche un’apparecchiatura del tipo totem (la quale, attraverso la connessione telematica, permetteva il gioco su casinò virtuali gestiti da operatori illegali) ed un apparecchio illecito che riproduceva, nei tratti essenziali, il gioco del poker, vietato dalla disciplina richiamata dal Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza.

Gli approfondimenti eseguiti sui personal computer hanno permesso di accertare anche delle ulteriori violazioni alla normativa sulla tutela del diritto d’autore per effetto dell’istallazione e utilizzo di copie contraffatte del sistema operativo. Infine, i militari hanno riscontrato l’abusivo allaccio alla rete di energia elettrica, realizzato mediante manomissione di un contatore. Al conclusione dell’intervento, oltre alla predetta strumentazione, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro preventivo l’intero locale adibito a sala scommesse abusiva, segnalando il gestore all’autorità giudiziaria di Catania per i diversi reati accertati e, in particolare, per esercizio abusivo e organizzazione di pubbliche scommesse sportive, reato previsto dall’art. 4 della L. n.401/89. Al titolare sono state altresì contestate violazioni amministrative che prevedono l’irrogazione di sanzioni per oltre 25.000 euro.

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