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Una governance a metà

04 agosto 2014 - 08:25

Una nuova governance per il settore ippico. È quanto prevede la Delega Fiscale che attende, come tutto il settore gioco, i decreti attuativi per entrare in vigore. Ma che non nasce, almeno fino ad ora, sotto la buona stella del dialogo.

Scritto da Sara Michelucci
Una governance a metà

Arrivano, infatti, le prime ‘candidature’ per la gestione del comparto, con evidenti spaccature tra due fronti ormai sempre più contrapposti: da un lato Ihra che, sotto l’egida di Snai e di alcuni ippodromi e associazioni di categoria, ha presentato il suo programma di rilancio, che si basa principalmente sul rimettere al centro l’allevamento e su una visione vicina al modello francese. Un progetto che si ‘contrappone’ a quello condiviso da Confindustria Sistema Gioco Italia che, secondo il presidente di Snai, Giorgio Sandi, è troppo ippodromocentrico. Dall’altro lato, invece, il Comitato Lega Ippica sostiene la bontà del proprio progetto, che vuole riportare nelle mani degli operatori il settore, additando l’Ihra come qualcosa di poco democratico.

Insomma, la ripartenza dell’ippica italiana non nasce sicuramente in un clima positivo e di collaborazione tra le diverse realtà che formano il settore. Eppure il sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini, è stato molto chiaro: tutto dovrà basarsi sul dialogo. Infatti la sua intenzione è proprio quella di promuovere il confronto con tutta la filiera ippica, affinché i decreti delegati possano nascere da un confronto importante per realizzare riforme condivise. Legnini ha poi aggiunto che  bisognerà garantire una governance trasparente che abbia al centro lo sviluppo dell’economia dell’ippica e che tutti gli interessi saranno soppesati, affinché siano trasparenti e giustificati dal progetto di rilancio del settore.

Insomma farsi trovare coesi di fronte al Governo potrebbe essere una chiave importante per poter far valere le proprie richieste e soprattutto dimostrare che l’ippica ha ancora molto da dare.   

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