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Stabilità, As.Tro: ‘Se si preleva tributo straordinario da punto vendita bisogna riversarlo’

07 aprile 2015 - 10:35

Se il gestore raccoglie la stabilità dal punto vendita deve riversarla al concessionario. La posizione di As.Tro in merito alla legge di Stabilità “è quantomeno chiara e ferma, e soprattutto incentrata su una piattaforma di rispetto della legalità che ne determina la sostanziale cementificazione col codice civile.

Scritto da Redazione
Stabilità, As.Tro: ‘Se si preleva tributo straordinario da punto vendita bisogna riversarlo’

La politica industriale del settore, poi, ha tutti gli strumenti per vanificare una pubblica volontà punitiva nei confronti degli apparecchi da intrattenimento, che dovrebbe essere compresa e gestita (e quindi non strumentalizzata), e che oggi si esprime con il prelievo di stabilità, domani si appaleserà con un Preu oggettivamente più alto, e dopodomani si affermerà con un estenuante processo di ri-modulazione di orari/distanze/ superfici minime di ingombro per apparecchio”, tuona l’associazione degli operatori del gioco lecito. È quindi evidente “che il settore non si è unito nel momento di difficoltà, preferendo affrontare un tema alla volta e perdendo la visione di sistema di un futuro sul quale si è scommesso in termini di vantaggio di posizione, e non di evoluzione di comparto. Nulla di grave, solo una occasione persa. Detto ciò, si evidenzia come la tentazione di strumentalizzare i momenti di tensione e di difficoltà sia universale, e non solo in capo a chi si è accusato di voler marginare finanziariamente la situazione generata dalla legge di Stabilità e dai ‘bozzoni’ sulla legge delega”. Dai sondaggi condotti dall’associazione, “emergono infatti, ben precise casistiche, una delle quali non tutelabile dallo scudo della legalità, e dalla quale, pertanto, corre l’obbligo di discostarsi per non sovrapporla alla linea di As.Tro. Esistono gestori che – in tutto o in parte – hanno ottenuto dal punto vendita – formalmente o per fatti concludenti – la raccolta straordinaria della Legge di stabilità, ma non l’hanno trasmessa al Concessionario perché attendenti una ri-negoziazione accettabile e sostenibile. Questa posizione, per molti operatori, è dettata da una convinzione giuridica, secondo la quale onorare una imputazione di debito contestata significa rimuovere la contestazione, mentre per altri è ispirata dalla ricerca di un mero beneficio valutario”.

 

 

LE SOLUZIONI - As.Tro, pertanto, “mette a disposizione i propri consulenti a tutti gli iscritti, per consentire loro di giustificare e documentare le ragioni e i titoli per cui avviene il riversamento ai concessionari di quanto prelevato dal punto vendita, a titolo di legge di Stabilità, conservando in toto le proprie prerogative giuridiche connesse alla ri-negoziazione. Nei confronti degli operatori che, invece, hanno proceduto all’esazione straordinaria presso il punto vendita, al fine preordinato di trattenerla sino al limite massimo di rottura, As.Tro esprime totale distacco e disapprovazione, ravvisandosi, in tale condotta, un fattore di ostacolo alla battaglia collettiva condotta dall’associazione, per l’affermazione di una nuova stagione di rapporti contrattuali tra Concessionari e Gestori finalizzata a consegnare un futuro a tutto il circuito. Discorso diverso, ovviamente, vale nel caso in cui il punto vendita abbia opposto rifiuto totale o parziale alla esazione della legge di stabilità: in tal caso sarà il nominativo dell’esercente a dover essere trasmesso al concessionario, a titolo di responsabile della mancata messa a disposizione dell’importo”, conclude l’associazione.

 

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