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Elezioni regionali, i candidati pro e contro il gioco

12 maggio 2015 - 08:53

Gioco come causa di tutti i mali, o come sua panacea (con l'impiego della sua tassazione per rivitalizzare altri settori). E' l'impressione che emerge scorrendo i programmi di tanti candidati alle prossime elezioni regionali. Da nord a sud, dalla Liguria alla Campania, Gioconews prosegue la sua ricerca delle proposte più interessanti.

Scritto da Redazione GiocoNews
Elezioni regionali, i candidati pro e contro il gioco

 


In Liguria, il tema è stato oggetto anche di un incontro specifico dedicato alle dipendenze. Ad esprimersi più nettamente la candidata del Pd, Raffaella Paita, che ha ribadito l'urgenza di partire dall’educazione nelle scuole con campagne di sensibilizzazione, informazione e prevenzione, e di istituire un osservatorio permanente sulle dipendenze con il coinvolgimento del volontariato. In parallelo, per l'aspirante governatore vanno preservati i poteri in materia dei Comuni, che devono avere l'ultima parola in materia decidendo se autorizzare o meno l’apertura delle sale da gioco nel proprio territorio.


TOSCANA BIFRONTE - In Toscana ha destato scalpore la proposta del candidato Luca Cosimi (Forza Italia) di fare dell'isola d'Elba un "territorio speciale, dove si possa derogare alla legge Merlin e al gioco e aprire due case di tolleranza e un casinò" per renderla frequentata tutto l'anno. Decisamente più sfumati i toni di Daniele Lorenzini,
sindaco di Rignano e candidato del Pd, che nel suo programma elettorale punta molto su sanità e sociale. L'esponente di centrosinistra ricorda infatti il suo impegno contro il Gap già come primo cittadino, con la firma di un'ordinanza specifica che ha vietato il gioco a 500 metri di distanza dai luoghi sensibili nel 2013. "Un impegno concreto - sottolinea - che ora da candidato voglio allargare alla nostra Regione assieme a tutti coloro che hanno a cuore la Toscana".


CAMPANIA ANTI-GAP - In Campania, il presidente del Consiglio regionale e candidato per il 2015 nelle liste del Nuovo Centrodestra, Pietro Foglia, ha lanciato un vero e proprio allarme-gioco e ricordato l'impegno della sua Regione in materia. “La Regione Campania, in attuazione della legge 8 novembre 2012 n.189 in materia di misure di prevenzione per contrastare la ludopatia ha promosso misure volte alla prevenzione, alla riduzione del rischio nonché al contrasto ed alla dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, anche in osservanza dell’ Organizzazione Mondiali della Sanità e della Commissione Ue sui rischi del gioco d’azzardo. Tale principio è riaffermato nella L.R. n. 16/2014, approvata nel luglio scorso all’unanimità dall’assemblea da me
presieduta. Con questo provvedimento è stato riaffermato il ruolo strategico di un osservatorio regionale sulla dipendenza da gioco d’azzardo, istituito con L.R. n. 5/2013 ma in attesa di essere attivato, e finalizzato alla promozione, pianificazione e controllo dei comportamenti di gioco, compreso il percorso di formazione per il personale socio-sanitario delle Asl, oltre ad iniziative per la prevenzione del fenomeno delle dipendenze da gioco, in particolare nei luoghi di lavoro, studio e ricreazione”.


PUGLIA: ' AUMENTARE IRAP GIOCO' - Gioco protagonista anche in un'altra delle regioni che sono già dotate di una propria legislazione specifica. In Puglia, la candidata alla presidenza della Regione Antonella Laricchia (Movimento 5 stelle) è tornata sull'ipotesi più volte caldeggiata dai pentastellati di garantire il reddito di cittadinanza recuperando fondi tramite tagli agli stipendi dei politici e con "l'aumento dell’Irap per le aziende che hanno a che fare con il gioco d’azzardo e fondi europei per la formazione”.

 

 

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