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Maroni (Regione Lombardia): 'Governo vuole affossare nostra legge su gioco'

19 luglio 2016 - 11:23

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, contro le proposte del Governo per il riordino giochi.  

Scritto da Redazione
Maroni (Regione Lombardia): 'Governo vuole affossare nostra legge su gioco'

 

 "Il nostro appello va alle Regioni e ai Comuni che a marzo a Milano hanno sottoscritto il 'Manifesto per la lotta alla ludopatia': fin da giovedì dobbiamo contrastare con tutti i mezzi in nostro possesso la linea di chi pensa solo a fare cassa garantendo allo Stato nove miliardi di euro di gettito fiscale, ignorando i drammi famigliari che sempre di piu' riguardano i cittadini malati di gioco d'azzardo”. Lo afferma il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, il quale interviene sui contenuti della proposta del Governo alle Regioni in materia di riordino del settore del gioco, che giovedì verrà presentata alla Conferenza Unificata e che oggi, 19 luglio, è oggetto del tavolo tecnico Governo ed enti locali.

"Gravi e inaccettabili". Cosi' Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana della Regione Lombardia e team leader della Giunta in materia di ludopatie valuta a sua volta le proposte fatte agli enti locali per la riforma del settore prevista dalla legge di Stabilità 2016.

"Le notizie che giungono da Roma - afferma l'esponente di Palazzo Lombardia - sono tutt'altro che positive e vanno a colpire la nostra legge regionale sulla ludopatia che in questi tre anni ha prodotto effetti davvero rilevanti. Un provvedimento, il nostro, condiviso pienamente da tutti i Comuni lombardi a prescindere dalle appartenenze politiche e approvato all'unanimità dal Consiglio regionale”.

TECNICISMI BUROCRATICI - “Con una serie di alchimie contabili e tecnicismi burocratici - prosegue Beccalossi - il Governo, di fatto, prova a disinnescare le norme anti-ludopatia promosse in Lombardia e varate anche in altre Regioni. L'Esecutivo vuole agire soprattutto sull'ampliamento dell'orario di apertura dei punti gioco e sull'annullamento l'obbligo di distanza dai cosiddetti luoghi sensibili come ad esempio chiese, scuole e ospedali”.

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