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Riforma dei giochi a San Marino: Renzi (Sapar), “Intervento per mantenere il presidio alla legalità”

13 agosto 2014 - 15:17

San Marino – “Credo che la ratio del provvedimento emanato nei giorni scorsi dalla Repubblica in materia di gioco pubblico sia abbastanza evidente, ovvero, quella di mantenere un presidio efficace all’offerta di gioco legale e garantire in questo modo la sicurezza dei cittadini”. A parlare è Roberto Renzi, consigliere della Sapar e Presidente della società di gioco Tecnoplay che ha sede proprio a San Marino.

Scritto da Alessio Crisantemi
Riforma dei giochi a San Marino: Renzi (Sapar), “Intervento per mantenere il presidio alla legalità”

Dopo la riforma dell’offerta di gioco pubblico disposta dai Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino con il decreto del 29 luglio scorso, non sono mancate le polemiche sul territorio in quanto in molti vedrebbero nel testo un preoccupante allargamento delle possibilità di gioco. E dopo essere stata smontata l’ipotesi sostenuta da alcuni di ritrovarsi un casinò nella Repubblica, GiocoNews.it ha sentito un operatore esperto di gioco pubblico e conoscitore del territorio qual è Renzi, per capire meglio le cause e le possibili conseguenze di questo intervento. “Il mercato del gioco di San Marino è evidentemente limitato e non si sta parlando di chissà quali opportunità. Specie perché l’offerta di gioco è concentrata attorno alla Giochi del Titano che è partecipata direttamente dallo Stato, che organizza e gestisce i giochi con la chiara volontà di controllare il fenomeno e mantenerlo nella legalità. San Marino però è direttamente connessa all’Italia e questo significa che l’offerta di gioco a livello locale deve essere comunque rimanere al passo con i tempi e confrontarsi anche con il mercato italiano. Per questo era necessario un aggiornamento della normativa che potesse da un lato scongiurare gli episodi di illegalità che comunque ci sono – basti pensare ai tornei di poker giocati nei circoli, in via del tutto illegale – e dall’altro, rendere competitivo il settore, tenendo conto che ormai tutti possono giocare anche online o facendo pochi chilometri con tutte le offerte di gioco italiane”. Ecco dunque che l’intervento normativo viene considerato dagli operatori una “evoluzione naturale” del mercato, facendo in qualche moto scemare le polemiche che si sono scatenate nei giorni scorsi all’interno della Repubblica.

 

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