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Argentina: opposizione chiede più limiti al gioco, "No a divieti ma occhio agli eccessi"

23 agosto 2014 - 10:33

Il gioco non va proibito ma va rigidamente controllato poiché in grado, da un lato, di generare posti di lavoro, ma dall’altro può avere impatti negativi sulla società e sulla salute delle persone. E’ questa la linea della parlamentare Margarita Stolbizer del Frente Amplio Unen, una delle co-firmatarie dell’iniziativa di legge argentina, presentata all'inizio di agosto dai deputati nazionali Miguel Bazze e Ricardo Alfonsin, che in una intervista concessa al quotidiano online sudamericano Yogonet spiega gli obiettivi dell’iniziativa parlamentare. Una proposta che mira a istituire maggiori controlli sul gioco d'azzardo nel paese, imponendo una serie di restrizioni all’offerta attuale. E, soprattutto, rispetto alla nuova regolamentazione che intende promuovere il governo.

Scritto da Vincenzo Giacometti
Argentina: opposizione chiede più limiti al gioco, "No a divieti ma occhio agli eccessi"


Secondo la parlamentare, “L'industria del gioco è molto potente per la quantità di denaro che si muove e in molti casi presenta il rischio di diventare una soluzione ideale per attività di riciclaggio di denaro. In termini economici e sociali, la moltiplicazione delle sale da gioco in luoghi vari, non solo nelle località di vacanza, ma nei centri delle città e a contatto con la popolazione, si innesca una promozione del gioco che può assumere meccanismi perversi nel coinvolgere le persone a giocare perché molti potrebbero pensare di risolvere i problemi tentando la sorte non rendendosi conto che si finisce per perdere. Oltre al rischio di finire col far perdere senso al lavoro”. Per questo, dice, la materia va trattata con cautela. Ma neppure con il divieto totale, come avvenuto per esempio in Ecuador o in altri paesi del Sud America.

 

GIOCO, RISORSA E PERICOLO - “L'aspetto positivo dell’industria del gioco – spiega - è la generazione di posti di lavoro, anche se questo effetto va sempre analizzato in termini di ciò che si perde da queste attività”, mettendo in evidenza, in particolare, gli aspetti legati alla patologia ma anche lo ‘spostamento’ di spesa dei cittadini dai consumi standard verso le attività di gioco. Per questa ragioni la deputata sostiene di aver “bisogno di stabilire i controlli sulla redditività e la trasparenza e cercare di non favorire comportamenti di dipendenza degli individui”. Quindi, in estrema sintesi, la proposta di legge è mirata a un approccio razionale che possa rendere sostenibile le attività di gioco.  
LE aspettative rispetto al disegno di legge, tuttavia, sono assai scarse. In quanto, spiega la deputata, il progetto è stato affidato al parlamento, ma la maggioranza di governo non ha previsto la discussione progetti di legge presentati dai gruppi parlamentari dell'opposizione e ciò significa che il legislatore è disponibile solo per iniziative dell’Esecutivo. “Speriamo comunque di sensibilizzare l’opinione pubblica circa l'importanza di porre la questione nel dibattito pubblico a considerare i vari progetti esistenti”, spiega Stolbizer.

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