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Italia chiama, Spagna risponde: sulla liquidità internazionale si cercano sinergie

06 settembre 2014 - 08:38

L’Italia pensa alla liquidità internazionale e cerca un partner per avviare il processo. Tutti vedono nella Spagna il candidato ideale per analogia di modello. Ma cosa ne pensano gli spagnoli? Lo abbiamo chiesto a Juan Garcia Espinosa, sub direttore generale della Direccion General de Ordenacion del Juego, il regolatore del mercato spagnolo.

Scritto da Ac
Italia chiama, Spagna risponde: sulla liquidità internazionale si cercano sinergie

L’Italia è stata uno dei primi paesi a regolare il gioco online in Europa, fungendo da modello per altri paesi. Qual è il suo punto di vista rispetto al sistema italiano?

“Dal punto di vista del regolatore spagnolo, l'Italia è percepita come un esperimento molto rilevante su come disciplinare il gioco online. Ha rappresentato un esempio molto utile in quanto ha anticipato i problemi che abbiamo incontrato anche noi in momenti successivi, anche se abbastanza vicini nel tempo. Un esempio è la discussione sull'opportunità o meno di regolamentare - e quindi legalizzare - le slot online, e come farlo. In questo momento siamo proprio nel mezzo di questo processo di regolamentazione e speriamo di aver imparato alcune lezioni dagli esempi italiani, per ottenere un insieme di regole che risulti efficace per combattere il mercato illegale, e al tempo stesso affidabile dal punto di vista del gioco responsabile. Alcune misure incluse nel nostro regolamento sono state mutuate dal sistema italiano, allineandoci o discostandoci rispetto a singoli punti sulla base dell’impatto che questi hanno avuto in Italia. Allo stesso modo, la performance del mercato italiano e le conseguenze sono cose che teniamo in mente continuamente al fine di confrontarci con la nostra situazione o anticipare i potenziali problemi. Per esempio, prendiamo l'evoluzione del mercato del poker: anche se non interessa il giocatore è qualcosa che ha a che fare con le condizioni normative attuali. In ogni caso, vale la pena notare che, oltre alle iniziative omologati dalla Commissione Europea, noi ci riuniamo regolarmente tra regolatori per scambiare opinioni, rafforzare la cooperazione e anticipare le fonti di interesse comuni e potenziali problemi. Infine, sui punti di forza e di debolezza , dal momento che entrambi i regimi assomigliano notevolmente è difficile dare un parere. Tuttavia, vorrei segnalare che l'Italia ha una particolare forza nella sua ampia definizione di giochi (a quota fissa ad esempio), che li rende in grado di reagire all'evoluzione più facilmente (anche se ci sono alcuni tipi di giochi, come quelli di abilità puri tra due parti, tipo gli scacchi, che non sarebbero mai autorizzati in Spagna). Nel nostro caso, del resto, un punto di forza sta proprio nel fatto che gli operatori devono ottenere una licenza per poter gestire una rete”.

L’Italia, secondo quanto annunciato dal responsabile dei Monopoli di Stato, Francesco Rodano, è in cerca di un partner per avviare la liquidità internazionale. Potrebbe essere la Spagna questo partner?

“In Spagna stiamo valutando anche noi in questo momento un percorso simile, e questa è già una risposta alla domanda. Siamo consapevoli dell’impatto molto rilevante che questo potrebbe avere su molti tipi di giochi, in particolare quelli online. Tuttavia vogliamo procedere con un modello che preveda notevoli garanzie sia in termini di prevenzione dal riciclaggio, che per il controllo del giocatore e la tracciabilità dei flussi di denaro, non solo per gli obiettivi di cui sopra ma anche dal punto di vista fiscale. Esistono diversi modelli possibili per la creazione di una liquidità condivisa: uno garantisce il controllo diretto sulle reti, un altro rendendo la liquidità disponibile tra giocatori di spagna e altre giurisdizioni. Ovviamente, qualora dovessimo decidere di adottare un modello basato sugli accordi con altre giurisdizioni, in modo bilaterale o multilaterale (cioè la seconda opzione), l’Italia sarebbe senza dubbio un partner ideale, per via della filosofia del suo modello, dimensioni del mercato e affidabilità del regolatore”. 

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