Ice conferences 2016, i segreti per un game design di successo
Fra i temi trattati nel corso delle Ice conferences 2016 c'è lo sviluppo di nuovi giochi: Dominic Bourke di BetClic spiega i segreti del game design.
Scritto da Redazione GiocoNews
Londra - Giochi di marca, come evitare le trappole. E' il tema dell'intervento di Dominic Bourke, Head of Casino & Games a BetClic, alla conferenza 'Game Design & Development' in programma ad Ice 2016, la fiera del gaming in corso a Londra fino al 4 febbraio con un ricco programma di conferenze sulle diverse sfaccettature del settore.
"I giochi devono avere uno scopo ben preciso, e non possono essere solo un'opzione di default per i progettisti", sottolinea Bourke, che ha avvertito come un marchio famoso non sia sufficiente a garantire il successo di un gioco. "Indubbiamente, da una certa credibilità, attrae i giocatori, ma da solo non basta. I giochi funzionano solo rispondono a determinati criteri: devono essere coerenti con il marchio e prontamente riconducibili ad esso, devono avere una rilevanza e devono dare la stessa sensazione che si ha guardando un programma tv o un film".
E' poi importante che i progettisti di giochi tengano bene in mente quale è il loro pubblico. "I nostri clienti rappresentano una vasta gamma, che vanno da molto sofisticato al sofisticato", aggiunge il manager BetClic, "ed è bene che ci si concentri su un target particolare, non si può colpire l'intero spettro. Abbiamo visto uscire un sacco di giochi negli ultimi sei mesi in cui la grafica è adatta ai principianti, ma in realtà hanno un altro bersaglio. I giochi devono essere semplici, certamente, ma bisogna riuscire a invogliare i player a giocare i primi 200 giri di un gioco.
E se noi non mostriamo loro abbastanza amore o se loro hanno un percorso troppo difficile o qualcosa comincia ad irritarli nel gioco, rischiamo di perderli. Ogni volta che siamo in grado di dare ai giocatori il controllo - per esempio, in termini di velocità del gioco - è una buona cosa".