Gran Bretagna, strategia nazionale per contrastare il gioco patologico
Il Responsible Gambling Strategy Board della Gran Bretagna pubblica una strategia nazionale per ridurre i danni correlati al gioco patologico.
Scritto da Redazione
L'obiettivo generale è quello di minimizzare i danni legati al gioco compulsivo, che non colpiscono solo i giocatori problematici ma anche le loro famiglie, i loro datori di lavoro, le loro comunità e la società". Con queste parole Christopher Kelly, presidente del Responsible Gambling Strategy Board della Gran Bretagna presenta la pubblicazione di una nuova strategia per ridurre i danni correlati al Gap che nei prossimi 3 anni verrà attuata da operatori di gioco, autorità di regolamentazione, enti, amministrazioni, enti commerciali, fornitori di trattamento e enti pubblici.
Questa serie di azioni, comprese sotto il nome di 'National Responsible Gambling Strategy' (Strategia nazionale per il gioco responsabile, Ndr) è stata messa a punto dal Responsible Gambling Strategy Board a seguito di una consultazione pubblica promossa nel 2015.
"La realizzazione di questa strategia - prosegue Kelly - sarà una sfida significativa, che richiede competenze, risorse e impegno da parte di una vasta gamma di parti interessate. Negli ultimi anni sono state adottate alcune misure positive per affrontare i problemi di gioco legati e questa strategia e progettata per costruire su queste fondamenta.
La nuova strategia individua 12 aree di intervento, tra cui un miglioramento della comprensione e della misura dei danni del gioco compulsivo, degli effetti delle caratteristiche del prodotto e il miglioramento dei metodi di identificazione del gioco pericoloso".
"La pubblicazione della strategia è un invito all'azione per tutte le organizzazioni, con la responsabilità di lavorare per minimizzare i danni correlati al gioco. Affinché questa strategia faccia la differenza, è necessaria un'azione rapida da parte di una vasta gamma di organizzazioni. E'una grande opportunità per migliorare la responsabilità sociale nel settore, e minimizzare i danni legati al gioco", conclude il presidente del Responsible Gambling Strategy Board.