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Al via l'Euromat Gaming Summit, Antoja: 'Rivoluzione parte da Barcellona'

26 maggio 2016 - 08:55

Euromat riunisce il mondo del gaming europeo e programma il nuovo corso della federazione mentre si attende il nome del successore di Antoja.

Scritto da Alessio Crisantemi
Al via l'Euromat Gaming Summit, Antoja: 'Rivoluzione parte da Barcellona'

 

Il rilancio è stato annunciato da tempo. Ma quello che si prepara ad affrontare Euromat nei prossimi mesi è una vera e propria rivoluzione. Nei programmi e negli obiettivi, ma anche (e soprattutto) nei vertici. Tutto ha inizio questo mese, quando va in scena l'Euromat Gaming Summit: l'evento di riferimento per
l'industria del gioco fisico del Vecchio Continente e per la Federazione, che riunisce i rappresentanti dell'industria, professionisti e regolatori dei diversi Paesi, per riflettere sulle evoluzioni nel futuro del settore, in programma il 26 maggio a Barcellona.

Tra i promotori dell'iniziativa, il leader Eduardo Antoja, che da tempo invita a rinnovare l'organismo, ma anche il modo di 'fare associazione' e di 'pensare' Euromat. Da qui nasce la rivoluzione, anche questa sospinta da Antoja ma con largo consenso tra i soci. “Quando ho accettato di riprendere in mano la guida di Euromat – spiega il leader a Gioco News - ho spiegato chiaramente che  avremmo dovuto rinnovarci e che la mia presidenza sarebbe dovuta durare non più di un anno. Per questo l'assemblea generale dovrà parlare anche del rinnovo della presidenza”.

Al momento non è ancora noto chi sarà il successore di Antoja e le bocche sono completamente cucite. Stando tuttavia alle indiscrezioni raccolte da Gioconews.it, l'ipotesi proposta nell'ultima riunione del Comitato esecutivo prevedeva la nomina di Jason Frost, attuale presidente della britannica Bacta. Su Frost ci sarebbe la convergenza di quasi tutti i soci, anche per via del fatto che, nonostante il Regno Unito rappresenti uno dei mercati più importanti per il gaming, da quasi trent'anni la Federazione non ha una guida britannica. Ora però tocca all'assemblea generale decidere. Ma se la scelta verrà confermata, Antoja rimarrà al timone fino a febbraio/marzo 2017, quando Frost concluderà l'esperienza in Bacta. 
 
Per il presidente uscente è quindi tempo di bilanci. E la sua analisi della situazione in cui si trova il settore è piuttosto schietta. “Il problema principale, in questo momento, è rappresentato dalla situazione politica in Europa, e questo vale un po' per tutti. Il nostro mercato, però, è anche vittima  dell'instabilità che si acuisce nei singoli Paesi. L'Italia lo sa bene, con la tassazione che cambia anno dopo anno e non permette agli imprenditori di programmare gli investimenti. In Spagna, addirittura, non abbiamo un governo e non l'avremo fino al prossimo settembre. Forse il Regno Unito è il mercato più  stabile, ma anche lì si sta ragionando rispetto a vari cambiamenti e inizia a ravvisarsi un clima di incertezza. L'instabilità, quindi, è il vero problema. E  la causa è forse legata all'emergere di una nuova classe politica che nell'idea di rinnovare e conquistare consensi (o rottamare, diremmo in Italia, Ndr),  promettendo rivoluzioni, crea un clima di incertezza”. Quali sono le sfide per i prossimi mesi per l'industria del gioco? “In questo momento si stanno  provando ad affermare (imporre) alcune nuove tecnologie specifiche. Dettando anche nuovi o diversi modelli di business. Ma io credo che nel gioco di cui ci  occupiamo noi di Euromat, la tecnologia attuale sia già adeguata. E alle nuove tecnologie (server based, o quant'altro) preferisco pensare alle soluzioni che  permettano di migliorare l'esperienza degli utenti. Secondo me dovremmo quindi cercare di conoscere meglio il nostro cliente, invece di preoccuparci di  altro. L'unica evoluzione che vale la pena discutere, in questo momento, è quella relativa ai sistemi di pagamento. La gente oggi spende anche uno o due  euro, per un caffè o per altro, pagando con sistemi elettronici o col telefonino. Forse è il caso di iniziare a pensare a questo sistema anche per il gioco e  sarà questo uno dei temi affrontati al Summit”. Crede che il settore sia pronto per un passaggio di questo tipo? “In genere sono i regolatori a non  essere pronti e non il mercato. Siamo abituati al fatto che la regolamentazione insegue la tecnologia e lo fa con tre o quattro anni di ritardo. Invece quello di cui ha bisogno l'industria, ma anche il paese in generale e il consumatore, è una una regolamentazione più snella ed è su questo che si dovrà  lavorare. Per il resto so bene che i grandi cambiamenti spaventano sempre perché comportano degli adeguamenti nei processi e nei modelli di business: ma con un po' di buona volontà, ci si abitua presto anche al nuovo ed è quello che dovremo fare tutti, prima o poi”. Insomma, la rivoluzione è annunciata e per  Euromat parte proprio da Barcellona.
 

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