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Gazzetta Ue: pubblicità giochi senza licenza, la sentenza della Corte

26 febbraio 2018 - 09:26

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale Ue la sentenza della Corte Ue sulla normativa nazionale danese che precisa o introduce un divieto di proporre giochi, lotterie e scommesse senza disporre di una licenza.

Scritto da Redazione
Gazzetta Ue: pubblicità giochi senza licenza, la sentenza della Corte

In Gazzetta Ufficiale Europea la sentenza della Corte Ue del 20 dicembre 2017, sulla domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Københavns Byret, Danimarca, nel procedimento penale a carico di Bent Falbert, Poul Madsen, Jp/Politikens Hus A/S in relazione alla procedura d’informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche e alla normativa nazionale che precisa o introduce un divieto di proporre giochi, lotterie e scommesse senza disporre di una licenza.

 

"L’articolo 1 della direttiva 98/34/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 giugno 1998, che prevede una procedura d’informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell’informazione, come modificata dalla direttiva 98/48/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 luglio 1998, deve essere interpretato nel senso che una disposizione nazionale, come quella di cui al procedimento principale, che prevede sanzioni penali nell’ipotesi di commercio di giochi, lotterie o scommesse sul territorio nazionale senza licenza, non costituisce una regola tecnica, ai sensi di tale disposizione, assoggettata all’obbligo di notifica ai sensi dell’articolo 8, paragrafo 1, di tale direttiva. Per contro, una disposizione nazionale, come quella di cui al procedimento principale, che prevede sanzioni penali nel caso di pubblicità per giochi, lotterie o scommesse che non rientrano in una licenza, costituisce una regola tecnica, ai sensi di tale disposizione, assoggettata all’obbligo di notifica ai sensi dell’articolo 8, paragrafo 1, della direttiva suddetta, qualora emerga chiaramente dai lavori preparatori di tale disposizione che essa persegue la finalità e l’obiettivo di estendere ai servizi di giochi online un divieto di pubblicità preesistente, circostanza che spetta al giudice nazionale verificare", si legge nel dispositivo.

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