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Betting on sports: restrizioni della pubblicità dei giochi al centro

18 settembre 2019 - 11:10

Si parla delle restrizioni della pubblicità dei giochi all’evento di Sbc 'Betting on sports', l'esempio della Spagna dopo il solco tracciato dall'Italia.

Scritto da Ac
Betting on sports: restrizioni della pubblicità dei giochi al centro

 

Londra - Il tema delle restrizioni da applicare alla pubblicità del gioco con vincita tiene banco anche a Londra, dove è in corso l’evento di Sbc: “Betting on sports”, alla presenza di molti operatori (e relatori) italiani e con il “caso Italia” che finisce ancora una volta al centro dell’attenzione. 


Anche se nessuno dei Paesi europei ha mai pensato, prima d’ora, a un “Totally ban” come quello introdotto dal Governo italiano attraverso il decreto Dignità, alcuni Paesi, come Regno Unito e Spagna, dove il gioco rappresenta una realtà più che consolidata, stanno adottando o studiando nuove e ulteriori misure per limitare le pubblicità.

 


E proprio della Spagna e delle sue possibili restrizioni si parla oggi, 18 settembre, a Londra in un panel dedicato, moderato dall’italiano Christian Tirabassi: “La riforma delle leggi spagnole sul gioco d'azzardo che ha alimentato un acceso dibattito politico - spiega il consulente introducendo il panel - poiché crescono le preoccupazioni dell'industria su un nuovo governo di coalizione che assume una posizione più severa sul comparto. L’interrogativo di oggi è quindi se la grande promessa del mercato spagnolo del gioco online può risentire delle incertezze politiche e delle pressioni mediatiche. Con un grande interrogativo anche sull’impatto che i venti proibizionisti che soffiano dall’Italia possano avere un influenza nelle decisioni dei regolatori di altri Paesi”.
 
 
A rispondere alle varie domande, tra i relatori, Guillermo Olagüe Sánchez, director della regolamentazione dei giochi della Dgoj, il regolatore spagnolo del comparto, il quale però non si sbilancia sul tema dei divieti e del “giusto approccio” politico rispetto al tema, a conferma di un momento particolarmente delicato anche nella Penisola iberica, dove la decisione rispetto alla pubblicità dei giochi e al futuro de settore più in generale è in mano alla nuova coalizione di governo che sta studiando misure restrittive prendendo come riferimento il mondo dei tabacchi. Per una scenario adesso decisamente preoccupante.

“Non posso dire cosa dovrebbero fare ora gli addetti ai lavori perché non spetta a me parlare di questo - spiega Olague - ma posso dire, invece, quello che non hanno fatto fino ad oggi gli operatori in quanto credo che si sia aspettato troppo e si sia agito in maniera passiva lasciando che le cose accadessero invece di intervenire in maniera proattiva e propositiva per evitare che le pressioni mediatiche e di una parte della società finissero col prevalere nell’agenda politica”.
Di certo, aggiunge il regolatore, “non si può più sottovalutare il problema e occorre anzi muoversi fin da subito prendendo il toro per le corna”.
 

Nonostante tutto, però, il mercato spagnolo continua a crescere. Stando ai dati diffusi da Tirabassi di Ficom Leisure il mercato spagnolo dell’online continua a crescere registrando nel Primo semestre 2019 un +13 percento. E mantenendo ancora il suo appeal: “Nonostante la situazione di incertezza - spiega l’advisor - riceviamo ogni giorno un largo interesse da parte di molti operatori che intendono entrare sul mercato spagnolo e anche per questo è bene che si raggiunga prima possibile una stabilità normativa”.
 

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