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Calvi (Glms): 'In Brasile la sfida globale del gaming, aperta agli europei'

21 settembre 2019 - 08:28

Il presidente di Glms, Ludovico Calvi, spiega l'iter di regolametazione del gioco che si sta svolgendo in Brasile dove l'Italia e l'Europa svolgono un ruolo centrale.

Scritto da Ac
Calvi (Glms): 'In Brasile la sfida globale del gaming, aperta agli europei'

Il Brasile non rappresenta soltanto la terra promessa del gaming per gli operatori internazionali che stanno guardando – e da tempo – con grande interesse il debutto di un sistema di gioco legale sul territorio più importante del Sud America. Ma si tratta anche di una piattaforma fondamentale a livello regolatorio, dove si sta sviluppando un'importante sinergia che potrebbe portare alla creazione di un comparto “ideale” dal punto di vista del controllo, della sicurezza e della redditività per gli addetti ai lavori. Sempre se la politica non comprometta i lavori. A spiegare a GiocoNews.it quello che sta accadendo in Brasile, che interessa da vicino anche gli operatori europei ed italiani, che potrebbero anche svolgere un ruolo diretto nel processo di regolamentazione, è Ludovico Calvi, Presidente di Global Lottery Monitoring System, che sta seguendo in prima persona gli sviluppi.

“In questi ultimi anni come Glms abbiamo lavorato a stretto contatto con il governo brasiliano che sta studiando da tempo la regolamentazione del gioco. Si tratta di una delle attività che il nostro organismo svolge fin dalla sua costituzione, offrendo un supporto ai regolatori e ai legislatori dei vari paesi per lo sviluppo di nuovi mercati. In questo percorso abbiamo illustrato le varie best practices che si possono individuare in diversi mercati europei e proprio in questi giorni siamo giunti alla definizione di una bozza di norma che è stata presa come riferimento dal governo brasiliano. Dopo il completamento del nostro lavoro, circa dieci giorni fa, è stata redatta una bozza di decreto basata su queste indicazioni che è stata appena pubblicata sul sito del Ministero delle Finanze brasiliano – nel cosiddetto Diario dell'Unione, analogo alla nostra Gazzetta Ufficiale – con il governo che ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere tutte le osservazioni utili da parte degli stakeholder che si riveleranno molto utili nell'iter parlamentare che dovrà percorrere questo decreto di regolamentazione per la sua adozione.

L'invito da parte del Ministero è quello di coinvolgere tutti gli operatori pubblici e privati ad esprimere le proprie opinioni riguardo a questo processo di regolamentazione e su questo non ci sono limiti, perchè tutti possono partecipare.
 
I CAPISALDI DELLA LEGGE BRASILIANA – Gli elementi chiari della norma brasiliana sono prima di tutto l'adozione di un modello autorizzatorio – quindi non concessorio – dove tuttavia la durata prevista per le licenze di gioco è fissata a nove anni, permettendo in questo modo di ammortizzare i costi per gli operatori. Il costo dell'autorizzazione è di 3miloini di Reali, circa 670mila euro, a cui si aggiunge una tassa erariale che va a finanziare i servizi al pubblico, come quelli di polizia e gioco responsabile che a seconda della tipologia di gioco e di canale distributivo si applica in maniera differente. Dai 6.660 euro mensili circa per il canale retail, quindi quello fisico, a circa 8.900 euro per il canale digitale. Mentre se l'operatore utilizza entrambi i canali il costo fisso è di circa 11mila euro al mese. Oltre a questo viene richiesta agli operatori anche una fideiussione bancaria di circa 6 milioni di Reali, cioè circa un milione e 330mila euro, che deve essere presentata come garanzia per il pagamento delle vincite, fermo restando che il denaro rimane dell'operatore autorizzato. Circa il 99 percento di quello che viene raccolto dalle attività di gioco viene lasciato agli operatori mentre l'1 percento del fatturato è versato nelle casse dello Stato. Con una proporzione che viene poi distribuita nella catena del valore statale. Ciò significa che in base al livello di payout registrato dalle varie attività di gioco – che potrà variare per esempio tra l'85 o il 95 percento – la tassa equivalente sul ricavo per gli operatori potrà variare tra il 10 o il 12, il 15 o il 18 percento. Ma è chiaro che ci sono dinamiche regionali dove il gioco in alcune zone è più legato a certi giochi e canali distributivi e quindi ci sarà una variazione anche territoriale dei versamenti. La norma è sicuramente completa e include anche parti specifiche dedicate al gioco responsabile e al contrasto la matchfixing e qui Glms ha inserito tutta la propria esperienza per la costituzione di un mercato robusto e fortemente regolamentato, con l'invito per media e società sportive non non siglare contratti promozionali con operatori non autorizzati. 
Nel decreto non vengono espressamente definite le modalità di gioco che potranno essere offerte dagli operatori e su questo ci si affida alla professionalità e competenza degli operatori stessi. La legge precede però regole molto rigide che prevedono una forte attività di controllo e repressione dell'illegalità, di un forte ruolo regolatorio, di omologazione di tutti i sistemi di gioco e di validazione di ogni singola giocata. Si tratta di un modello complesso e che dovrà consolidarsi nel tempo, ma la direzione è sicuramente quella giusta: con un modello molto accurato che tiene conto di tutte le migliori pratiche adottate nel mondo proprio perchè il governo brasiliano vuole tenersi lontano da rischi di illegalità o comunque di anomalia che si possono verificare in un mercato così complesso. 
Tutto questo è definito nella norma primaria mentre nel decreto tecnico ci sono tutta una serie ulteriori di norme operative che saranno chiaramente oggetto di verifica anche alla luce del risultato della consultazione pubblica. Per questo l'invito è quello di prendere la palla al balzo per gli operatori invitandoli a scrivere al Ministero delle finanze partecipando alla consultazione, da qualunque parte del mondo. Anche per questo la bozza di decreto è stata pubblicata in lingua inglese e per partecipare alla consultazione si possono mandare pareri anche in lingua inglese. Lo scopo è proprio quello di ricevere pareri interessanti e senza dubio ricevere contributi provenienti anche da altre legislazioni consentirà al governo brasiliano e al minstero di arrivare alla definizione di una norma sostenibile e attuabile.
 
LA SFIDA DEL REGOLATORE - La domanda che tutti si pongono, in questo momento, è quanti operatori sceglieranno di abbandonare l'illegalità, oggi ampiamente diffusa, per passare all'offerta di Stato. “E' ovvio che con questa catena del valore che distribuisce il 99 percento di quanto viene raccolto, ci si aspetta che tantissimi operatori decidano di emergere e credo che più di cento soggetti sceglieranno di acquisire un'autorizzazione statale per i prossimi nove anni. Se i parametri dovessero cambiare al termine della consultazione, chiaramente, potrebbe modificarsi di conseguenza anche questo tipo di appeal sugli operatori. Sono però molto fiducioso sul fatto che il passaggio parlamentare della legge possa portare a un'adozione definitiva anche se potrebbero esserci delle modifiche proposte e quindi una seconda fase di riscrittura prima di arrivare alla sua emanazione. E' chiaro che in Brasile come nel resto del mondo c'è un dibattito accesso ma anche per questo il governo ha deciso di attuare regole molto rigide per dare certezze. Tra l'altro la legge prevede norme molto severe per la repressione dell'illegalità, si parla addirittura di carcere fino a cinque anni per chi offre gioco illegale e non solo dell'adozione di una black list degli operatori senza licenza”.
Parliamo di un territorio con oltre 218 milioni di abitanti, con una passione molto radicata sul calcio che coinvolge tutta la popolazione e altri sport che sono molto seguiti. Sarà quindi determinante il ruolo che sceglierà di svolgere il mondo del calcio che avrà sicuramente una forte influenza sul pubblico globale, con la federazione calcistica che detiene ben cinque titoli del mondo. La possibilità di collocare un comparto come quello del gioco all'interno dell'industria dell'intrattenmento e dello sport, grazie anche a un sistema di regole molto serio e rigido, potrà portare benefici diffusi al paese.
 
I TEMPI - Il governo al momento della firma del norma primaria da parte del presidente di allora, a fine dicembre 2018, si era dato due anni di tempo per l'avvio del mercato. Credo che per la fine di quest'anno o inizio 2020 dovremo esser enella condizione di avere una cornice regolatori che se trova anche il sostegno del congresso potrà essere approvata e da lì far partire l'iter di implementazione della rete del gioco legale e quello di informazione e formazione del personale anche a livello governativo e regolatorio.

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