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Il Covid-19 stimola il dibattito sul gioco d'azzardo in Thailandia

19 gennaio 2021 - 12:53

La pandemia vede crescere l'illegalità (anche) in Thailandia e il governo locale pensa alla legalizzazione del gaming come antidoto. 

Scritto da Vincenzo Giacometti
Il Covid-19 stimola il dibattito sul gioco d'azzardo in Thailandia

Tra le possibili conseguenze della pandemia c'è anche la possibile apertura di alcuni governi nei confronti del gioco d'azzardo. Questo, almeno, è quanto potrebbe accadere in Asia, nello specifico in Thailandia, dove i media locali riferiscono che il governo avrebbe avviato degli studi sulla possibile legalizzazione del gioco. Il primo ministro generale Prayut Chan-o-cha si è detto disposto a considerare i pro e i contro di una scelta di questo tipo, anche se personalmente sarebbe contrario all'idea. La Thailandia in passato aveva già cavalcato l'idea di legalizzare il gioco a vincita, ma le varie bozze di legge si sono sempre arenate in parlamento o sono state accantonate a causa dei cambi di governo. Di conseguenza, il gioco d'azzardo è a tutt'oggi severamente vietato, a eccezione della lotteria statale e delle corso dei cavalli attraverso il Bangkok Turf Club. 

A quanto pare, dunque, la pandemia da Covid-19, che ha fatto esplodere la diffusione del gioco illegale, già piuttosto diffuso nel paese – come in tutti i territori in cui non esiste un'offerta di Stato - ha provocato un cambiamento di opinione. Proprio nel momento in cui – ironia della sorte – in altri paesi, come l'Italia, si sta contrariamente rinunciando (o quasi) al mercato del gaming, sia pure di fronte al crescere dell'illegalità, durante la pandemia ma anche già da prima, con particolare riferimento a quei territori che hanno introdotto restrizioni di carattere locale. 

Nel frattempo in Thailandia, il generale Prayut, nel suo ruolo di presidente del Center for Covid-19 Situation Administration, ha dichiarato che è ora di iniziare a discutere la possibilità di legalizzare il gioco d'azzardo in Thailandia, secondo quanto riferisce il Bangkok Post, citando il portavoce della Ccsa, Taweesilp Visanuyothin.

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