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Delega fiscale: "Per i decreti si coinvolga la filiera"

05 marzo 2014 - 10:48

Il presidente del Coordinamento Ippodromi, Attilio D’Alesio, ha incontrato oggi il nuovo direttore del Dipartimento delle Politiche Ippiche del Mipaaf, Emilio Gatto. “È stato un incontro positivo – afferma D’Alesio a Gioconews.it - nel corso del quale abbiamo evidenziato l’opportunità di istituire un tavolo di lavoro con la filiera per affrontare i tanti problemi che ci sono (calendario, nuova convenzione, decreti delegati, montepremi, etc).

Scritto da Sara
Delega fiscale: "Per i decreti si coinvolga la filiera"

Una proposta che è stata accolta positivamente dal dottor Gatto e quindi ci aspettiamo una convocazione a breve”. Per quanto riguarda la Delega Fiscale, che prevede un riordino del settore del gioco pubblico, ma anche una riforma del settore ippico, D’Alesio aggiunge: “Il Governo ora ha un anno di tempo per redigere questi decreti delegati, che spettano al Mef e al Mipaaf, e attuare così la delega e quindi chiediamo che la filiera venga coinvolta nel tavolo decisionale. Intanto iniziamo a fare un primo passo, incontrandoci con il direttore Gatto, e poi vedremo la strada da percorrere insieme per arrivare a una riforma condivisa”, sottolinea D’Alesio.

 

 

Il presidente di Federippodromi, Guido Melzi d’Eril, aggiunge: “Ci aspettiamo finalmente di partire con un cambiamento. È indispensabile una riforma immediata. Adesso bisogna fare i decreti e sono assolutamente d'accordo affinchè si arrivi a una privatizzazione del settore ippico. È necessario creare un’imprenditorialità ippica e bisogna puntare sul prodotto. Il nostro è un buon prodotto da vendere. La scommessa ippica richiede un’attenzione e una competenza particolare, diversa dagli altri giochi, per questo bisogna rilanciarla. Se non siamo capaci di fare un buon prodotto e non abbiamo mercato allora è meglio cambiare mestiere. Non penso che si possa continuare a sperare in aiuti di stato. Se c’è un mercato dobbiamo essere capaci di aggredirlo, anche rilanciando la scommessa ippica. A mio avviso il Mipaaf dovrà avere un ruolo di sostegno e sviluppo dell’allevamento, per il resto devono esserci dei manager all’altezza che mandino avanti il prodotto ippico e pensare anche a un totalizzatore europeo. Non dobbiamo avere paura di guardare avanti e ci sono risorse giovani”.

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