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Allevamento del trotto a rischio, Tuci: “Mipaaf intervenga e subito”

15 aprile 2014 - 07:47

“A queste condizioni, con un numero così basso di nati, il settore si spegnerà nel giro di pochi anni”. Questo il messaggio lanciato ieri da importanti aziende dell’allevamento, che hanno partecipato a Bologna al secondo convegno sull’allevamento del trotto.

Scritto da Amr
Allevamento del trotto a rischio, Tuci: “Mipaaf intervenga e subito”

Come si legge in una nota di Enrico Tuci, presidente degli Imprenditori Ippici Italiani del galoppo e del trotto, “quest'anno nasceranno soltanto circa 1.500 puledri trottatori, un terzo di quanti ne nascevano 6 anni fa, metà di quanti ne sono nati 2 anni fa. Tra pochi anni questo renderà vana l'esistenza degli ippodromi e delle piste, non si riuscirà a fare alcun tipo di programmazione e sarà impossibile sostenere una rete di raccolta del gioco”.

Gli Imprenditori Ippici Italiani ritengano che serva “una iniezione di fiducia, non è solo una questione di carattere economico, è necessario un immediato intervento che faccia da ponte con la Riforma. Ma serve subito! Da anni aspettiamo un sostegno, più volte annunciato dal Ministero” che però, a detta di Tuci, gestisce la programmazione delle corse in maniera tale da penalizzare la qualità e che ha tagliato i fondi destinati all'allevamento con un “disastroso” regolamento.

 

GLI INTERVENTI ATTESI - Nella nota viene inoltre ribadita la richiesta di un intervento che “permetta una equa distribuzione dei premi agli allevatori dei cavalli che vincono all'estero, ricordando che questi rappresentano l'eccellenza e che nel 2013 hanno vinto sette milioni di euro sulle piste europee. Le belle notizie, e le prospettive di sviluppo, intanto arrivano dall'estero, affermando così la necessità impellente di agganciarsi sempre di più alle iniziative ed al mercato europeo, in attesa che si compia il percorso della Riforma che ci permetta una gestione agile e dinamica e non una ingessatura burocratica folle come quella che stiamo subendo”.

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