skin

Ippodromi chiusi, D'Alesio (Coordinamento Ippodromi): "Degrado per le città, politica intervenga"

23 maggio 2014 - 08:00

“Ippodromi chiusi e abbandonati. Ed è veramente sconcertante che né le istituzioni né la filiera se ne siano minimamente preoccupati e che solo la stampa ne abbia spesso evidenziato il degrado e lo stato di abbandono.

Scritto da Sm
Ippodromi chiusi, D'Alesio (Coordinamento Ippodromi): "Degrado per le città, politica intervenga"

Certo su alcune di quelle aree sorgeranno tra qualche anno stadi o biblioteche o villette o beauty farm o parchi giochi, ma intanto l’ippica ha perso cinque meravigliosi teatri”. È la denuncia sollevata dal presidente del Coordinamento Ippodromi, Attilio D’Alesio che fa una fotografia dello stato degli ippodromi italiani.

“Certo le corse in alcune realtà sono state trasferite: il trotto fiorentino al Visarno e quello romano alle Capannelle e poi nel 2015 quello milanese si trasferirà alla Maura. Ma ovviamente non è la stessa cosa. E a tutt’oggi mancano all’appello 5 grandi ippodromi (Milano San Siro Trotto, Roma Tor di Valle, Firenze le Mulina, Livorno Caprilli e Ravenna Candiano) con evidenti gravissime ripercussioni sull’occupazione e sull'intero indotto e sullo stato di degrado di quelle aree e delle aree circostanti. Per non parlare della perdita di appassionati, pubblico, proprietari, operatori e cavalli. Ci resta solo la speranza che non se ne chiudano altri e che magari qualcuno chiuso riapra. Certamente mi aspetto un intervento politico-istituzionale e anche delle amministrazioni locali, su tale situazione, che ha creato danni gravi alle stesse città che ospitano tali strutture chiuse”.

Articoli correlati