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Sandi (Snai): "No a lega ippodromocentrica, ma modello francese per ippica nostrana"

27 giugno 2014 - 14:49

Se l’ippica va male, la causa sta negli errori commessi nel passato, ora abbiamo l'opportunità di venirne fuori facendo parlare chi con i cavalli ci vive: non con una lega 'ippodromocentrica', ma attingendo al modello francese”. È quanto spiega l’amministratore delegato di Snai e presidente della società Trenno, Giorgio Sandi, nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione di corse all’ippodromo Sesana di Montecatini.

Scritto da Sm
Sandi (Snai): "No a lega ippodromocentrica, ma modello francese per ippica nostrana"

“Lo sbaglio fatto nel passato – continua Sandi - è stato quello di affidare la gestione del nostro mondo solo a funzionari di ministeri, che con oggettività analizzano solo le uscite del settore, senza la conoscenza che consente la comprensione della passione e del lavoro che c'è dietro a una corsa”. E sulla legge Delega aggiunge: “Si tratta di un percorso che offre prospettive utili, ma non condivido la struttura che qualcuno vorrebbe dargli, privilegiando solo alcuni aspetti, ad esempio la realtà degli ippodromi. Penso invece che si dovrebbe far parlare chi di ippica ci vive, e prendere come esempio quello francese, dove le decisioni vengono prese da un raggruppamento di manager e politici di primo livello (ministri, numeri uno del galoppo e del trotto, area scommesse, veterinari ecc.) e con queste risorse impegnare il Governo nelle sue decisioni”.

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