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Imprenditori Ippici: 'Moralizzazione del settore e Lega Ippica Italiana le priorità'

28 luglio 2014 - 13:49

Un percorso all'insegna della massima trasparenza che intende portare alla moralizzazione del settore e alla creazione di Lega Ippica Italiana. Le Aziende del Galoppo e del Trotto, riunite in Imprenditori Ippici Italiani e sostenute da molte altre piccole Aziende di tutto il territorio italiano commentano così gli ultimi sviluppi del settore.

Scritto da Gt
Imprenditori Ippici: 'Moralizzazione del settore e Lega Ippica Italiana le priorità'

"Abbiamo apprezzato che i neonati di IHRA abbiano pienamente sposato i contenuti del nostro progetto su cui noi lavoriamo da due anni e mezzo e sul quale noi abbiamo coinvolto molti dei migliori esperti del settore impegnati volontaristicamente sui temi che la Riforma impone approfondendone i contenuti - proseguono gli Imprenditori Ippici Italiani - siamo però sorpresi che una Società importante come Snai, in una presentazione con quel taglio aziendalistico, affronti un tema così importante scopiazzando un progetto presentato più di un anno fa e che lo faccia superficialmente senza entrare nel merito delle soluzioni".

 

Secondo gli Imprenditori Ippici questi progetti sono stati creati con la Delega Fiscale e "fondati sul coinvolgimento delle Aziende e delle persone più virtuose mentre altri lo fanno unicamente con lo scopo di rendere referenziali alcune associazioni, principali protagoniste del fallimento che stiamo subendo. Fallimento generato proprio da coloro che ancora si ripresentano. A noi sembra un tentativo di mantenere quella vecchia alleanza che ha consentito a qualcuno di impadronirsi del sistema ippico italiano e di mungerlo fino a succhiare molto di più di quello che poteva offrire".

La crisi si fa sentire nel settore però: "Abbiamo gravi difficoltà di liquidità, situazioni debitorie, licenziamenti e, ahimè, dismissioni di un patrimonio equino faticosamente costruito con grossi sacrifici per decenni - proseguono gli imprenditori - le Aziende ritengono, in armonia con la volontà delle istituzioni che sembrano decise finalmente a cambiare lo scenario del nostro paese ed in particolare della nostra ippica, che sia giunto il momento di costituire un organismo, Lega Ippica Italiana, affidandolo a coloro che non potranno sbagliare in quanto impegnati quotidianamente, con le proprie aziende, coi propri dipendenti, con i propri terreni, coi propri cavalli e non coi discorsi, in una lotta alla sopravvivenza che nessuna associazione potrà mai comprendere ed in particolare coloro che sono stati i protagonisti inermi e passivi, della decadenza morale, tecnica ed economica del nostro settore. Le Aziende chiamate a costituire Lega Ippica Italiana, ovvero tutte le Aziende dell’Ippica Italiana, aldilà di inutili schieramenti, saranno invitate responsabilmente e liberamente a riunirsi in una Assemblea costituente dove potranno esprimere democraticamente i propri Consiglieri, e poi ancora ad impegnarsi fisicamente ed economicamente per lo start up di Lega Ippica Italiana. E’ doveroso solo sottolineare che queste saranno selezionate con criteri che lascino fuori chi non ha i requisiti morali e imprenditoriali attraverso regole poste dal Ministero di riferimento.
Questo è necessario perché il primo obiettivo è la moralizzazione del settore, obiettivo che IHRA colpevolmente dimentica per motivi evidentemente di mentalità e di cultura".

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