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Imprenditori Ippici: "Fondi europei per l’allevamento, Emilia Romagna apripista"

25 ottobre 2014 - 11:34

Bisognerà attendere i primi mesi del 2015 per vedere pubblicati nella Bollettino Ufficiale della Regione Emilia Romagna i primi bandi relativi alle misure di intervento previste dal Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020. Tali misure prevedono incentivi e ad alcune di esse, come noto, potranno accedere anche gli allevatori del trotto e del galoppo.

Scritto da Redazione
Imprenditori Ippici: "Fondi europei per l’allevamento, Emilia Romagna apripista"

 

Il programma, infatti, è stato approvato dall’Assemblea legislativa il 15 luglio 2014 e notificato in Commissione Europea il 21 luglio 2014. A partire da tale data la Commissione ha tre mesi di tempo per formulare le eventuali osservazioni a cui la Regione deve rispondere; dopodiché entro tre mesi dalla ricezione delle risposte da parte della Regione, il Programma è definitivamente approvato.

Il 22 ottobre 2014, la Regione ha ricevuto dalla Commissione il Programma con una serie di osservazioni alle quali è tenuta a dare risposta. Si arriverà indicativamente a gennaio 2015 per l’approvazione definitiva. Pertanto, con ogni probabilità, bisognerà attendere febbraio 2015 prima che la Regione emani gli appositi bandi di gara che consentiranno di partecipare alle misure di intervento e agli incentivi disponibili previsti dal PSR 2014-2020.

"Siamo finalmente in grado di riferire quali sono i requisiti dell’Agricoltore Attivo che, come noto per alcune misure previste dal PSR, è una qualifica necessaria. L’Italia ha deciso che per essere considerati Agricoltori Attivi, occorre essere iscritti all’Inps come coltivatore diretto, colono o mezzadro, o come imprenditore agricolo a titolo professionale (Iap) oppure occorre avere una Partita Iva attiva in campo agricolo. A partire dal 2016, e con riferimento all’anno precedente, il possesso della Partita Iva deve essere accompagnato dalla dichiarazione annuale Iva, a dimostrazione della presenza di un’attività in corso. Per coloro che hanno più del 50% della loro superficie agricola ubicata in zona montana e/o svantaggiata è sufficiente il solo possesso della Partita Iva.
Ci preme infine sottolineare che prosegue con gli uffici regionali il dialogo per valutare insieme le possibilità offerte dai “progetti integrati di filiera” (art. 35 del reg. comunitario 1305/2013) e dal “Partenariato Europeo per l’Innovazione” (PEI) lo strumento attraverso il quale la Commissione Ue intende trasferire innovazione alle imprese (art. 53 del reg. comunitario 1305/2013)", afferma Enrico Tuci, presidente di Imprenditori Ippici italiani.

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