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Cassa di previdenza ippica: Caon (Lnp) "Mipaaf faccia fronte a emergenza"

18 dicembre 2014 - 08:37

“Per quali motivi non si sia ancora provveduto e quali provvedimenti intenda adottare per far fronte alla situazione di grave emergenza in cui versano gli assistiti della Cassa a causa del mancato versamento di quanto dovuto per parte ministeriale”.

Scritto da Sm
Cassa di previdenza ippica: Caon (Lnp) "Mipaaf faccia fronte a emergenza"

Lo chiede in una interrogazione il deputato della Lega Nord, Roberto Caon, in riferimento alla Cassa nazionale di assistenza e previdenza allenatori e guidatori trotto e allenatori e fantini da galoppo, fondata nel 1968, che ha come scopo quello di assistere i professionisti ippici durante e al termine della propria attività soprattutto in ragione delle condizioni usuranti delle attività svolte. “Attualmente sono iscritte alla Cassa circa 420 persone e sono assistite 267, di cui 103 ultraottantenni e 16 ultranovantenni che a tutt’oggi non percepiscono il sussidio, che a causa della mancanza di fondi dovuta alla minor contribuzione corrisposta a partire dal 2007 da ex Unire e ex Assi sono scesi da 500 a 410 euro lordi e da 300 a 246 euro per i superstiti; l’Unire e poi l’Assi avevano il compito di contribuire finanziariamente affinché la Cassa potesse disporre di sufficienti risorse economiche per assolvere alle sue finalità, anche in ragione di disposizioni di legge che prevedevano, appunto, tra i compiti di Unire quello di promuovere iniziative previdenziali ed assistenziali a favore dei lavoratori dell’ippica; nel 1997 il Consiglio di Stato definiva legittima la contribuzione nei confronti della Cassa affermando che poteva essere, addirittura, aumentata in misura dei tassi annui di svalutazione monetaria; con il decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012, si disponeva la soppressione dell’Assi, subentrata nel 2011 all’Unire, e con decreti di natura non regolamentare del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali adottati di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, si stabiliva che si ripartissero tra il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli le funzioni attribuite ad Assi dalla normativa vigente, e le forestali ad utilizzare i conti correnti intestati all’Assi per le operazioni di pagamento e riscossione inerenti alle competenze trasferite, compresi i contributi assistenziali da versare alla cassa nazionale di assistenza e previdenza allenatori e guidatori trotto e allenatori e fantini da galoppo; a tutt’oggi all’interrogante non risulta che il Ministero delle politiche agricole e alimentari e forestali abbia provveduto all’erogazione delle somme dovute in favore della Cassa nazionale di assistenza e previdenza”.

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