Il sottosegretario Castiglione nell’assicurare tutta la responsabile azione delle strutture per garantire la corresponsione di quanto dovuto agli operatori del settore ha sottolineato la necessità del rilancio del settore ippico, inteso quale risorsa per i territori, rendendosi promotore di un’iniziativa che coinvolga gli ippodromi italiani e i rappresentanti dei territori su cui tale attività sussiste.
“Non è più procrastinabile - dichiara Castiglione - una sinergia, che sia funzionale al rilancio dell’ippica e degli ippodromi anche in un’ottica di marketing territoriale, foriera di opportunità da cogliere anche attraverso l’utilizzo delle risorse unionali previste dall’Accordo di Partenariato 2014-2020”.
Infine, con riferimento al progetto di riforma del settore ippico come previsto dalla delega fiscale, il Sottosegretario Castiglione ha comunicato che vi sarà una sede di confronto sul testo insieme al Sottosegretario Baretta del Mef in modo da fornire un quadro esaustivo delle proposte emerse dal confronto tecnico tra i due dicasteri.
IL COMMENTO DEGLI IMPRENDITORI IPPICI ITALIANI - Nel salutare con favore gli impegni presi dal Mipaaf quanto ai pagamenti dei premi, gli Imprenditori Ippici Italiani, per voce di Enrico Tuci, fanno sapere che nei prossimi giorni chiederanno “conferme anche per quanto riguarda i tempi per il rimborso delle iscrizioni ai Gran Premi. Le risorse per pagare il 2012, circa 30 milioni, provengono dai residui attivi spettanti al settore, perlopiù crediti di IVA, per cui, di fatto, nel 2015 non ci sarà alcun taglio del Montepremi.
È stato infatti confermato, come da noi ampliamente spiegato più volte, che il Montepremi totale sarà di 97 milioni e che il taglio momentaneo del 10% è servito esclusivamente a coprire il Montepremi di Milano Trotto, ormai prossimo all’apertura, ed il ritorno al regime normale di Roma, Padova e Livorno.
Ringraziamo l’onorevole Castiglione per la chiarezza ed il raggiungimento, che ormai sembra definito, dell’obiettivo di non intaccare il Montepremi per pagare il 2012. Questa sarebbe stata l’ennesima beffa, e stavolta sarebbe stata insostenibile”.