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Pautasso (Federippodromi) al Mipaaf: 'Contrari a taglio corse, valutare altre ipotesi'

05 agosto 2015 - 14:34

Dopo Giuseppe Satalia di Merano Galoppo, anche Elio Pautasso, presidente Federippodromi, si esprime sui ventilati tagli alle corse da parte del Ministero delle Politiche agricole e forestali.

Scritto da Vincenzo Giacometti
Pautasso (Federippodromi) al Mipaaf: 'Contrari a taglio corse, valutare altre ipotesi'

 

"Nel corso della riunione che si è tenuta ieri, abbiamo appreso della volontà di codesto Ministero di procedere al taglio, nel periodo agosto-dicembre, di circa 27 giornate di corse (di cui 18 al trotto e 9 al galoppo) per recuperare 1,2 milioni di euro di cui si è annunciata la carenza. Dal punto di vista metodologico, si è inoltre affermato voler procedere al taglio di una giornata per ciascun ippodromo in attività nel periodo con dotazione di montepremi media per giornata superiore a 30.000 euro. Occorre però, per chiarezza di esposizione, venga precisato preliminarmente da codesto Ministero queste 27 giornate rispetto a quale ammontare complessivo di giornate si riferisca: al numero di giornate del 2014? All’ipotesi (a noi sconosciuta) di calendario 2015? O a quale altro dato?", chiede Pautasso.


"In relazione a quanto sopra, questa Associazione ritiene di manifestare con fermezza il proprio dissenso sia in valore assoluto sul taglio del numero di giornate, che tra l’altro è in netto contrasto con l’invarianza delle risorse per il settore più volte confermata nel corso dell’anno dal Sottosegretario Castiglione, sia sul metodo proposto per il taglio.
È infatti di tutta evidenza che una riduzione delle giornate andrà a impoverire ulteriormente il settore con impatto economicamente rilevante e negativo sulle scuderie e sulle società di corse, già in gravissima difficoltà da ormai troppo tempo. Occorre inoltre rilevare come la metodologia proposta, per la quale nel corso dell’incontro non è stata fornita una esauriente spiegazione delle motivazioni di base, vada a privilegiare un prodotto poco appetibile per i due principali clienti del settore: il pubblico giocatore e il proprietario. E’ sufficiente infatti analizzare rapidamente i dati del movimento di gioco per capire che i giocatori considerano di minore attrazione le corse e le giornate con scarsa qualità abbinata a una bassa dotazione, e come i proprietari non apprezzino e non partecipino numerosamente a corse di troppo modesta moneta. I risultati dei campi estivi, del trotto o del galoppo, sono drammaticamente sotto gli occhi di tutti", prosegue il presidente di Federippodromi.


"La scrivente Associazione ritiene che non sia più procrastinabile, anche nella gestione 'ordinaria' dell’attività del settore, effettuare scelte sulla base della qualità e della meritocrazia, avendo come unico obiettivo il tentativo di promuovere e rilanciare il settore offrendo un prodotto adeguato ai nostri clienti. In questo senso sarebbero da privilegiare (come anche previsto dalla sentenza del Tar Lazio dove si censurano i metodi applicati fino ad allora utilizzati per la riduzione delle giornate di corse), al posto di quello dannoso proposto, i criteri espressi dai diversi rappresentanti delle società nell’incontro di ieri, ad esempio: valutare la possibilità di riduzione di giornate derivanti dalla scriteriata conversione delle 'mattineé' in giornate ordinarie effettuata alcuni anni fa, valutare il volume di scommesse effettuato (sia campo che esterno), valutare il numero medio dei cavalli partenti. Si resta quindi in attesa, come ieri affermato, di conoscere le decisioni dell'impostazione complessiva sulla quale codesto Ministero intenda procedere, mantenendo la disponibilità ad approfondire le proposte migliorative".

 

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