skin

Coordinamento Ippodromi: ‘Incontro con istituzioni per guardare a futuro’

21 novembre 2015 - 09:25

Il presidente del Coordinamento Ippodromi fa una ricognizione degli ultimi 18 anni dell’ippica e auspica un incontro con i vertici di Governo e Parlamento.

Scritto da Redazione
Coordinamento Ippodromi: ‘Incontro con istituzioni per guardare a futuro’

“Preoccupiamoci del Futuro e lavoriamo uniti per rilanciare finalmente l'ippica”. È questo l’appello lanciato dal presidente del Coordinamento ippodromi, Attilio D’Alesio, al mondo ippico.

“Nel 2000 sono stati accorpati in Unire gli enti tecnici. Nel 2000 la gestione delle scommesse ì ippiche fino ad allora gestite dall’Unire è passata a Aams (ora Agenzia delle Dogane e dei Monopoli). Le scommesse ippiche sono ‘precipitate’ dai 2.540.000 del 2009 agli attuali 600 milioni (relazione del Mipaaf ); le giornate di corse sono calate dalle 2.493 del 2009 alle circa  1.500 del 2015. Nel 2009 il montepremi era di 218 milioni ed oggi è di circa 97 milioni. Nel 2011 il finanziamento per gli ippodromi era di 110 milioni ed oggi di circa 57 milioni. Nel 2012  è stato abolito Unire /Assi e la gestione del settore è passata al Ministero delle Politiche Agricole. La riforma delle scommesse ippiche più volte annunciata non è mai stata realizzata. La realizzazione di una nuova governance più volte annunciata non è mai stata realizzata. Dal 2013 le somme destinate all'ippica vengono decise nella legge di Stabilità. A tutt’oggi  non ci sono le risorse economiche nemmeno per finanziare il calendario del mese di dicembre che infatti non è ancora stato pubblicato. La convenzione degli ippodromi è sempre quella del 2005. La valutazione degli ippodromi prevista dalla legge 449/98 non è mai stata realizzata. Le entrate dell'Unire nel 2009 erano pari a 515 milioni (relazione Mipaaf). Nel testo della legge di Stabilità passato all'esame della Camera è previsto per il 2016 uno stanziamento di 176,8 milioni (meno 20,7 milioni rispetto al 2015). Per non parlare poi dell’aumento e della diffusione dell’offerta dei giochi: dalle scommesse sportive alle slot machine”. Questa in estrema sintesi “la drammatica storia di questi ultimi diciotto anni di vita dell'ippica nazionale”, sottolinea ancora D’Alesio.

La soluzione secondo il numero uno del Coordinamento ippodromi sta nella lettera che “le associazioni unite degli ippodromi hanno inviato al presidente Renzi, al Governo e alle commissioni parlamentari il 13 novembre scorso. Documento sottoscritto anche da tutte le categorie della filiera: allevatori, proprietari e professionisti. Ci Auguriamo di avere presto un riscontro positivo e di essere
Finalmente ascoltati dal Parlamento e dal Governo”, conclude.

Articoli correlati